Bambino conteso, Alessandro torna a sperare
Ieri l’udienza in Slovacchia. Il padre potrà vedere il piccolo insieme a una psicologa
BOLZANO Alessandro comincia a sperare. «Dopo due anni di battaglie giudiziarie finalmente arriva una buona notizia» spiega il papà di Leonardo al termine dell’udienza davanti al Tribunale di Trnava in Slovacchia in cui si è discusso dell’affidamento del piccolo. In attesa della prossima udienza — che è stata fissata per il 19 maggio — Alessandro potrà incontrare il figlio sotto la supervisione di una psicologa incaricato dai giudici.
Il caso — di cui si sta occupando anche la Farnesina da almeno due anni tanto che l’amabasciata ha inviato un proprio funzionario all’udienza di ieri — è tanto triste quanto incredibile. La vicenda inizia nel 2014 quando Eva, mamma del piccolo Leonardo, torna in Slovacchia dai genitori affetta da una grave depressione post parto. La donna muore investita da un treno e il piccolo viene affidato ai nonni. Da allora il padre, residente in Alto Adige, sta battagliando per ottenere l’affidamento. Ha chiesto aiuto all’associazione «Sottrazioni Slovakia» fondata da un gruppo di padri italiani che da anni battagliano per poter riabbracciare i propri figli.
Terminata l’udienza, Alessandro ha potuto passare un po’ di tempo con il figlio. «Non ci vedevamo da un mese, siamo andati alle giostre» racconta il padre che per garantire il mantenimento del bimbo, ogni mese invia i soldi ai nonni con cui si trova in causa. «Leonardo mi è stato sottratto illegalmente, spero che presto la situazione possa sbloccarsi e che il bimbo possa tornare con me in Italia».
Battaglia legale La prossima udienza sull’affidamento è stata fissata per il 19 maggio