Pendolare del furto, arrestato ladro seriale
Usava un congegno per disattivare l’antitaccheggio. Ha patteggiato 2 anni
TRENTO Pendolare del crimine, aveva scelto il Trentino come sua seconda casa e «sede lavorativa». Dal mese di luglio ad oggi sul suo passaporto sono stati tracciati ben 28 accessi in Italia con ingressi e uscite. Un via vai tra Bosnia e Italia che insospettisce.
Noto come «specialista» di furti nei negozi, dotato di grande ingegno, era riuscito a realizzare un sistema artigianale, ma sofisticato, per rendere inefficienti i sistemi antitaccheggio. Attraverso un congegno elettronico, collegato al borsello, riusciva «schermare» la merce e quindi rubarla senza far scattare il sistema d’allarme. Un modo ingegnoso che, secondo i carabinieri, gli avrebbe permesso di agire indisturbato in numerosi punti vendita. Ma l’abilità dell’uomo, Mirza Ibrahimagic, 36 anni, non è bastata a salvarlo dai carabinieri della stazione di Madonna di Campiglio. Da tempo erano sulle tracce del ladro «seriale» che aveva effettuato diversi furti ed era stato immortalato dalle telecamere. Così, quando giovedì sera è arrivata una nuova segnalazione, l’intervento è stato immediato. Bloccato, è stato controllato, ma addosso non aveva nulla. Nella sua auto, invece, sono stati trovati abiti, tra cui quello appena rubato, per un valore di quasi 1.000 euro. Insieme alla refurtiva c’erano gli «attrezzi del mestiere». Da qui l’arresto. L’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Daldoss, è stato processato per direttissima e ha patteggiato due anni. Il giudice l’ha liberato, ma con «la promessa» di tornare a casa.