Ecco SFortunato Depero
Per la prima volta viene inserita la figura della moglie, Rosetta Amadori La piéce dal 9 febbraio al Melotti di Rovereto, poi tour in tutta la provincia La regista: non è uno spettacolo sul futurismo, racconta la sua vita privata
«Il nostro non sarà uno spettacolo sul futurismo, né sulle contraddizioni sociali e politiche del secolo scorso, quanto piuttosto sulla vita privata e sul percorso artistico di quel grande roveretano curioso e poliedrico che fu Fortunato Depero» spiega Carolina De La Calle Casanova, regista di sFortunato Depero, la pièce sulla vita del pittore che la compagnia Elementare_Teatro porterà in scena il 9 febbraio alle 21 all’Auditorium Melotti.
«La scelta del titolo non è casuale — interviene Mauro Bondi di Fondazione Caritro che, assieme a Comune di Rovereto, Comunità della Vallagarina, Provincia autonoma di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Mart ha fortemente appoggiato l’iniziativa — Depero visse due guerre mondiali, in particolare la prima che tanti lutti è costata a noi trentini, e già questo basterebbe a trasformare chiunque da Fortunato in “sfortunato”».
«Esatto — gli fa eco la regista — Depero era animato dai più puri ideali irredentisti, ma quando fu mandato a combattere in montagna capì che la guerra era molto più triste e meno eroica di quanto avesse immaginato. Non dobbiamo però dimenticare che accanto alla tragedia collettiva che furono i conflitti mondiali, il pittore dovette combattere altrettante battaglie personali, ossia l’abbandono del futurismo da parte del regime fascista e la difficoltà di trasformare la sua arte in una professione che gli permettesse di vivere dignitosamente a Rovereto. Eppure — continua — amava così tanto il suo lavoro, che affrontò sempre con entusiasmo le sfide che gli si ponevano di fronte ed è proprio questa caratteristica a rendere il suo lascito quanto mai attuale in tempi di crisi come quelli che viviamo noi oggi».
Anche Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d’arte futurista Depero si mostra soddisfatta dell’opera di Elementare_teatro, «che — dice — evidenzia la poliedricità di questo artista, che non fu infatti solo un pittore, ma anche un apprezzato regista, scenografo, costumista e addirittura attore».
Uno dei mezzi prediletti da Depero per comunicare superando le barriere culturali era infatti quello di recitare poemi nell’onomalingua, un linguaggio da lui stesso inventato e universale, in quanto ispirato appunto alle onomatopee, ai suoni della natura e ai rumori della città. Ampio spazio verrà, inoltre, dedicato dallo spettacolo alla figura di Rosetta Amadori, musa e moglie di Depero ed instancabile promotrice delle sue opere, interpretata da Corinna Grandi. Saranno invece due attori a dare voce all’artista: Federico Vivaldi per il periodo della gioventù e Andrea Pinna per la vecchiaia.
Grazie alle sinergie con le istituzioni e le associazioni culturali e per il tramite del Coordinamento teatrale trentino, sFortunato Depero verrà portato in tournée in tutta la provincia: l’11 febbraio sarà a Levico Terme, il 18 a Vermiglio, il 21 a Riva del Garda, il 23 a Folgaria, il 24 a Tione, il 25 a Mezzano e infine chiusura il 26 febbraio a Fondo, luogo di nascita dell’artista.