Giornate «Fai» Palazzo Rottenbuch svela i suoi segreti
Bolzano, ci saranno anche i musicisti della Haydn
Nell’ambito delle Giornate di primavera, il Fondo per l’ambiente italiano fa riscoprire un altro gioiello: Palazzo Rottenbuch, che da residenza nobiliare è diventato poi sede della Sovrintendenza.
Dobbiamo al Fondo per l’ambiente italiano una nostra più lusinghiera e fervida percezione del mondo. Delle sue bellezze acquisite, certo: ma anche e soprattutto di quelle da scoprire, riscoprire, far rivivere.
Un lavoro (volontario e appassionato) che si dipana lungo tutto l’anno ma che ritrova nelle Giornate Fai di primavera una sua felice chiave di volta. E anche Bolzano, con la sua capodelegazione provinciale Simona Kettmeir Altichieri e gli altri volontari dell’associazione, non fa eccezione, anzi. Sempre alla ricerca di un luogo segreto ma non misterioso, luminoso eppure decentrato da ritrovare.
Quest’anno il gioiello da riscoprire a Bolzano è Palazzo Rottenbuch, che da Residenza nobiliare è diventato poi sede della Sovrintendenza ai beni culturali, sempre in via Diaz 8.
Il programma è intenso davvero: venerdì 24 marzo dalle 14.30 alle 17.30 il tour è riservato agli iscritti Fai, (prenotazione obbligatoria presso il Punto Fai di via Portici 30, telefono 348-8081341); mercoledì 22, venerdì 24 e sabato 25 dalle 8.30 alle 12.30 l’ingresso è riservato alle scuole; infine sabato 25 dalle 14.30 alle 17.30 e domenica dalle 10 alle 17.30 vi sarà l’apertura al pubblico.
Le visite guidate in italiano e in tedesco saranno curate dagli apprendisti Ciceroni del liceo classico e linguistico G. Carducci BZ -Gymnasium Walther von der Vogelweide, liceo scientifico Torricelli e Liceo G. Pascoli-Istituto Rainerum-Salesiani Don Bosco, istituto Scolastico Superiore de’ Medici - Scuola Media A. Negri. Non mancheranno le guide dell’azienda di soggiorno di Bolzano e gli stessi volontari del Fai.
Il palazzo Rottenbuch è sede di uffici pubblici ma la maggior parte delle stanze, le più suggestive storicamente ed artisticamente interessanti, sono inaccessibili al pubblico. Grazie alla collaborazione della Direzione, il Fai aprirà tutte le stanze al pubblico.
Non solo. Beni architettonici che incontrano la musica e vi costruiscono un dialogo è la cifra stilistica e divulgativa delle Giornate Fai di Bolzano. Durante la visita del pomeriggio del 24 marzo, alcuni solisti dell’orchestra Haydn proporranno un breve concerto con un programma ad hoc (arricchito dagli stimoli della presidente Kettmeir) che prevede l’esecuzione di brani di Mozart e Kreisler: i dettagli saranno svelati nelle prossime ore.
E lo stesso giorno, ma al mattino, il Gruppo Musicale della scuola media A. Negri di Bolzano suonerà per gli studenti in visita al Palazzo, sotto la guida del maestro Francesco Brazzo.
Già, ma perché proprio Palais Rottenbuch? La delegazione Fai di Bolzano «sceglie di aprire al pubblico la sede della Soprintendenza Provinciale ai Beni Culturali, quale segno di riconoscimento all’istituzione e ai dirigenti che, dall’inizio della nostra attività sul territorio, hanno voluto ufficializzare e solennizzare i monumenti offerti dal Fai al pubblico», avverte una nota dello stesso Fai.
Il prezioso edificio del 1500 fu consolidato negli anni ’70; tutte le volte antiche e i soffitti lignei di ben sette stanze tornarono alla luce e, del tutto inaspettate, le preziose pitture del tardo XVI secolo a soggetto mitologico e araldico, tipiche decorazioni delle residenze del tardo Rinascimento. Da ammirare vi sono inoltre due splendide stufe in maiolica e il salone barocco del ’600.
Risale al 1973 l’acquisto di questa residenza da parte della Provincia di Bolzano che, dopo averla sottoposta a un’importante opera di restauro,la destinò a sede della Sovrintendenza ai Beni culturali.
Palazzo Rottenbuch nell’aspetto attuale risponde fondamentalmente alla veste datagli dai conti Sarnthein durante il Seicento ma anche negli alzati esso ingloba fasi più antiche. Ad essersi conservata è innanzitutto la struttura a pianta quadrata dell’antico Gandlhof. Il resto lo scopriremo tra alcuni giorni. Con il sigillo prestigioso del Fai di Bolzano.
Tesori nascosti Il monumentale edificio ha numerose stanze solitamente chiuse al pubblico, con pitture del XV secolo e un salone barocco