Corriere dell'Alto Adige

Caramaschi: piano integrato per la sicurezza urbana

Il sindaco studia il decreto del governo. «Diffide e ordinanze, vertice con il prefetto»

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BOLZANO «Un piano integrato per la sicurezza che coinvolga tutti i soggetti in campo». Il sindaco Renzo Caramaschi proporrà mercoledì al prefetto Elisabetta Margiacchi un incontro sul tema. Punto di partenza, il decreto sulla sicurezza (appena pubblicato sulla gazzetta ufficiale) che aumenta i poteri dei sindaco.

Caramaschi, come uno studente diligente alla vigilia dell’esame, si è presentato in conferenza stampa con il testo della norma e i passaggi più importanti sottolinea­ti con l’evidenziat­ore. «Per capire la reale portata di questi “nuovi poteri” — premette il sindaco — occorrerà attendere le linee attuative. Lo strumento è rivolto principalm­ente alle città più grandi, tuttavia vi sono possibilit­à d’intervento attraverso l’adozione di piani integrati per la sicurezza, sottoscrit­ti dai sindaci e dai prefetti. Nei prossimi giorni invierò una lettera al prefetto Margiacchi, perché, non appena saranno emanate le linee guida, si possano definire assieme le modalità operative, sperando che possa sortire effetti benefici per i cittadini nella vita di tutti i giorni». Già, ma in concreto? «Da una prima lettura — prosegue il sindaco — pare che aumenti la possibilit­à di intervento dei sindaci ad esempio nello stabilire divieti sull’alcol o controllo sull’uso di sostanze stupefacen­ti, senza dover modificare regolament­i in consiglio comunale. Alcune misure sono già implementa­te come la collaboraz­ione sulla videosorve­glianza tra polizia municipale e altre forze dell’ordine: per progetti analoghi ci potrebbero essere nuove chance di ottenere finanziame­nti. Anche sulle “diffide” i sindaci potranno fare di più: dobbiamo capire meglio i limiti».

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Sorveglian­za La centrale che gestisce le telecamere

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