Consiglio dei Comuni, il sindaco apre uno spiraglio
In ballo la vicepresidenza. «Se potessi incidere sul ruolo del capoluogo, potrei farmi avanti»
BOLZANO «Ho già molti impegni come sindaco e fare il vicepresidente del consiglio dei Comuni non è la mia aspirazione. Però, se si creassero le condizioni per incidere sul ruolo del capoluogo e su una più efficace ripartizione dei fondi provinciali... Beh, in quel caso potrebbe valerne la pena».
Il muro alzato da Renzo caramaschi inizia a scalfirsi. Dopo il clamoroso voto che ha impedito al sindaco di Bronzolo Alessandro Bertinazzo di rientrare nel Consiglio dei Comuni (al suo posto l’ha spuntata il collega laivesotto Christian Bianchi), resta da decidere chi diventerà vicepresidente italiano dell’ente. La designazione (che avverrà a breve) tocca al primo cittadino del capoluogo. Solo tre i possibili sindaci candidabili tra cui scegliere: il sindaco di Dobbiaco Guido Bocher, Bianchi (la cui militanza nel centrodestra pone imbarazzi politici) e lo stesso Caramaschi.
Sulle prime, il sindaco del capoluogo si era tirato indietro: «Credo che indicherò Bocher, io ho già troppi impegni» aveva detto. Ora, però, riemerge la speranza di cambiare gli assetti istituzionali dando più peso al capoluogo. Un ragionamento in questo senso è stato discusso nell’ultima riunione della Convenzione dei 33, e il vicepresidente Christian Tommasini si è detto pronto (una volta di più) a spalleggiare il primo cittadino nella richiesta di uno status speciale per Bolzano. Inoltre continua il pressing dell’intera coalizione cittadina, favorevole a un passo avanti di Caramaschi nell’ente guidato da Andreas Schatzer.
Pressing costante Tutti i partiti di coalizione stanno cercando di convincere il primo cittadino