PensPlan Invest sudtirolese Rossi apre a Kompatscher
Il presidente: «Ci sono ancora valutazioni in corso». L’obiettivo: evitare doppioni con Patrimonio spa Grüner (Cassa centrale Raiffeisen): «Pronti a cedere le quote». Domani l’incontro con Kompatscher
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi apre all’idea di una PensPlan Invest a controllo bolzanino. «Stiamo valutando se la nostra Spa Patrimonio del Trentino ci consenta di adempiere alle medesime funzioni. Se così fosse saremmo ben felici di evitare doppioni e appoggiare l’idea del presidente Kompatscher» ha detto Rossi. Domani il presidente di Cassa centrale Raiffeisen Michael Grüner incontrerà il Landeshauptmann per parlare della cessione.
BOLZANO «PensPlan Invest» sotto il controllo bolzanino e «Patrimonio del Trentino» nelle mani di piazza Dante. È questa la prospettiva a medio termine — si parla di cinque o sei mesi per concludere l’operazione — delle due province autonome per la gestione della previdenza integrativa in regione. L’idea non dispiace al presidente trentino Ugo Rossi, che mira a una razionalizzazione che «eviti doppioni», dal momento che di fatto sia la Sgr regionale che la Spa provinciale sono entrambe attive nel settore previdenziale. Ecco dunque che la Provincia trentina potrebbe dare — ma le valutazioni, spiega Rossi, sono ancora in corso — disco verde alla «bolzanizzazione» di PensPlan Invest per concentrare invece le proprie risorse su «Patrimonio Spa».
A questo mira il progetto del presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, che intende acquistare non solo il 22,2% nelle mani dei cinque azionisti privati (Intesa San Paolo, Banca Sella, Cassa Centrale del Credito del Nordest, Hypo Tirol e Itas Vita, ognuno con il 4,44%) e il 13,33% di proprietà della Cassa centrale Raiffeisen, ma anche una parte di quel 64,44% oggi nelle mani della Regione Trentino-Alto Adige. L’ente pubblico infatti già nel marzo 2016 aveva avviato una parziale dismissione della propria partecipazione, puntando a scendere alla fine a meno del 20%.
L’obiettivo di Kompatscher è quello di acquisire il controllo della Sgr «per investire in modo mirato sul territorio». Per domani è fissato l’incontro di Kompatscher con Michael Grüner, presidente di Cassa centrale Raiffeisen che, pur attendendo maggiori dettagli sia in merito all’operazione sia riguardo la quotazione che le partecipazioni avranno al fine della cessione alla Provincia autonoma di Bolzano, si dice favorevole alla cessione.
«La nostra quota del 13,33% in PensPlan Invest rappresenta una partecipazione per noi non più strategica. Aveva un senso fino a due anni fa, quando PensPlan Invest gestiva il fondo pensione delle banche Raiffeisen. Da due anni a questa parte invece questa collaborazione si è interrotta, dal momento che il fondo pensione è ora gestito in proprio dalla banca» contestualizza Grüner. Ecco perché il presidente delle Raiffeisen si dice «ben disposto alla cessione di questa partecipazione».
Più cauto il presidente della Provincia trentina Ugo Rossi, che prefigura la propria decisione in merito «non prima di qualche settimana». L’idea è quella di capire «se sia possibile evitare doppioni fra «PensPlan Invest» e «Patrimonio del Trentino». Preliminarmente però dobbiamo verificare se davvero la nostra può svolgere lo stesso compito di «PensPlan Invest». Chiaramente il nostro obiettivo è evitare di avere un doppione, ma la decisione finale sarà comunque sempre condivisa con i colleghi di Bolzano» chiarisce Rossi. «La domanda cui mi sono prefisso di rispondere è semplicemente se con «Patrimonio» possiamo raggiungere gli stessi obiettivi sinora perseguiti con la Sgr. Non abbiamo però alcuna urgenza, perciò ci prenderemo tutto il tempo per una valutazione approfondita» conclude il presidente trentino.