Corriere dell'Alto Adige

Biblioè, Bussola testimonia l’amore I fumetti, la paternità e il successo

L’autore di «Notti in bianco, baci a colazione» tra gli ospiti

- Erica Ferro

TRENTO Un libro che è «un atto d’amore». Perché così è nato, e come tale si è rivelato a quasi un anno dalla sua pubblicazi­one. Un meccanismo innescato dalla volontà di realizzare il desiderio di una figlia e che ora «garantisce dei soldi che mi stanno aiutando a far vivere un pochino meglio la mia famiglia». «È ciò di cui sono più orgoglioso» ammette Matteo Bussola, da architetto a fumettista a scrittore a caso mediatico nello spazio di nemmeno due lustri. Lui che ritiene che «leggere, scrivere o disegnare serva a guardare il mondo con occhi diversi» e che questo sia il «modo migliore per cambiarlo».

Veronese, 45 anni, Bussola ha presentato ieri a «Biblioè» il suo «Notti in bianco, baci a colazione». Un libro in cui già il titolo «è una storia — come rivela lo stesso autore — che dichiara la fatica di essere genitore, che però non toglie il tempo della tenerezza, la capacità di essere comunque presente». Bussola è stato definito più volte «mammo», quell’espression­e «orribile, segno di un pregiudizi­o disgustoso»: «Perché nasconde l’idea che ci sia una sorta di zona sensibile, di cura e di affettivit­à tenera che siamo abituati ad attribuire solo alle donne, alle mamme — spiega — e pare che l’unica maniera che abbiamo di accettare il contrario, sia far diventare una donna anche il padre».

Fra le pagine del suo libro, invece, Bussola presenta in maniera semplice ma con tratti intelligen­ti e sagaci, la figura del padre. Se stesso, che accudisce attivament­e le tre figlie, dividendon­e a metà con la compagna la loro cura ed educazione. «Quando sono arrivate è stato naturale scrivere di loro perché hanno occupato tutto lo spazio disponibil­e — chiarisce — E poi sono capace di scrivere solo di ciò che vedo; quando guardo le cose per disegnarle le riproduco con la matita, altrimenti lo faccio con le parole, l’attitudine è la stessa».

«Notti in bianco, baci a colazione» è un diario, quello che Bussola teneva e tiene su Facebook, il quaderno delle memorie ai tempi del web 2.0. È diventato un libro per caso, o meglio, parafrasan­do John Lennon, mentre Bussola era impegnato in altri progetti, nello specifico, rispondere ad alcune mail. È un sabato mattina che la figlia maggiore Virginia chiede disperatam­ente un autografo di Fedez «con uno sguardo che non gliel’ho visto nemmeno quella volta che mi ha supplicato di accompagna­rla a Gardaland». E con Facebook, si sa: «Ho reso la mia bacheca pubblica e il contatore dei “mi piace” ha cominciato ad andare su come quello del gas a Natale» scherza Bussola. La lettera aperta al rapper diventa virale, condivisa migliaia di volte, arriva a lui che manda l’autografo, ma arriva pure agli occhi della casa editrice Einaudi (e non solo). .

 ??  ?? Veronese Matteo Bussola, 45 anni, che ieri ha presentato a «Biblioè» il suo «Notti in bianco, baci a colazione», un libro che dichiara la fatica di essere genitore, ripagato però dall’amore
Veronese Matteo Bussola, 45 anni, che ieri ha presentato a «Biblioè» il suo «Notti in bianco, baci a colazione», un libro che dichiara la fatica di essere genitore, ripagato però dall’amore

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