Nepal, il convitto che ricorda Piazza «Onorata la sua idea di solidarietà»
Istituto da 150.000 euro, la consegna 30 mesi dopo il sisma
TRENTO Alle finestre mancano ancora gli infissi, ma le aule hanno già ospitato gli esami statali che si sono svolti a marzo. Stiamo parlando del centro polifunzionale che sarà inaugurato in autunno e ospiterà 70 tra bimbi e ragazzi in Nepal, a Syabrubesi (valle del Langtang). Un modo voluto dall’associazione «Oskar for Langtang» per ricordare Oskar Piazza, guida alpina e soccorritore trentino morto sotto una frana in Nepal assieme a Renzo Benedetti e a Marco Pojer, durante il terremoto del 2015.
Proprio ieri ricorrevano i due anni dal tragico evento. Gli amici e i colleghi ricordano Oskar Piazza con affetto («Oggi il ricordo vola lontano» è la scritta che compariva ieri sul portale del Soccorso alpino sotto una fotografia scattata con l’elicottero in volo e diversi erano anche i messaggi pubblicati sui social network). Quelli più cari hanno voluto proseguire la sua attività tramite l’associazione «Oskar for Langtang», nata nel giugno 2015 e che oggi si appresta a inaugurare il primo grande progetto in memoria di Oskar. A trenta mesi da quel triste giorno a Syabrubesi sarà inaugurato ufficialmente un centro polifunzionale antisismico che sarà adibito a scuola e convitto ed ospiterà 70 bimbi (orfani) e giovani della valle del Langtang, privati dal terremoto del 215 della struttura cui facevano riferimento.
Camere, cucine, sala mensa, aule: il nuovo ostello sarà questo e molto altro. Lo spiega Giuseppe Criscione, segretario e tesoriere dell’associazione no profit «Oskar for Langtang» presieduta da Luisa Zappini con vicepresidente Angelo Giovanetti: «Abbiamo continuato il lavoro di Oskar, mio amico da trent’anni — afferma Criscione — Abbiamo mantenuto la sua idea di aiutare la gente del Nepal andando sul posto. Abbiamo voluto costruire qualcosa che rimanesse. L’idea risale a due anni fa, il cantiere si è aperto nell’aprile 2016». I contributi, tutti di benefattori (per la maggior parte trentini, ma non solo) e sostenitori dell’associazione, arrivano dall’Italia (il costo totale del progetto è di 150.000 euro, secondo l’aggiornamento riportato sul sito www.oskarforlangtang.it ne sono stati raccolti 148.716,39); la progettazione e la manodopera sono nepalesi. La struttura è stata realizzata appoggiandosi a un’associazione locale, la Monviso Nepal Foundation. «Ora stiamo mettendo i serramenti e abbiamo ordinato l’arredo. La consegna della struttura è prevista per il 12 ottobre. Parliamo di un ostello con 70 posti letto per bambini orfani e ragazzi che vi soggiornano perché la scuola è lontana due giorni di cammino. Ora, dopo il terremoto, sono ospitati da baracche di lamiera. Ma è quasi pronta la nuova struttura, antisismica secondo i criteri europei. Adesso sarà data in gestione alla scuola e ogni anno andremo a trovare i ragazzi e gli operatori».