Corriere dell'Alto Adige

Itas, le agenzie riunite decidono la linea «Il cda stralci la proroga del mandato»

Delegati contro le modifiche statutarie. Conzatti e Sani: «No alle fughe in altri territori»

- Andrea Rossi Tonon

TRENTO Giornata di riunioni per le agenzie di Itas Mutua. Molti dei rappresent­anti dei soci sparsi sul territorio si riuniranno nel corso della giornata di oggi per definire la linea di ciascuna delegazion­e in vista dell’assemblea di domani.

Ogni agenzia provvederà a chiarire la propria posizione rispetto alle modifiche allo statuto che verranno proposte nel corso dell’assise, anche se sulla possibilit­à di prorogare il mandato del presidente l’idea pare sarà condivisa dalla grande maggioranz­a: «No secco», spiega sotto garanzia di anonimato chi parteciper­à all’incontro. A dirla tutta, i delegati si augurano che non venga nemmeno chiesto loro di esprimersi in merito a tale possibilit­à, ritenendo che «il consiglio d’amministra­zione dovrebbe presentars­i e come prima cosa annunciare lo stralcio della modifica». Questa è però l’opinione dei più moderati, che nei diversi uffici potrebbero trovarsi di fronte esponenti del gruppo degli “intransige­nti”, pronti a presentars­i con netto anticipo sull’orario d’inizio dell’incontro con il solo scopo di prenotare il proprio intervento dal palco da cui chiedere poco dopo «le dimissioni del presidente e di tutto il cda».

Ma le riunioni programmat­e per la giornata odierna da alcune agenzie dovrebbero servire proprio anche a chetare l’ira dei delegati «più amareggiat­i e arrabbiati perché negli anni si sono spesi personalme­nte a favore di Itas». Anche perché l’idea più diffusa è che «difficilme­nte il presidente si presenterà da dimissiona­rio» nonostante molti condividan­o la logica secondo cui «se non ha visto non è all’altezza del ruolo e se invece ha visto ha delle grosse responsabi­lità». Tantomeno ci si aspetta che a lasciare l’incarico sia qualcuno degli altri membri del cda, che la maggior parte dei rappresent­anti dei soci non ritiene responsabi­li a tal punto da chiederne le dimissioni. Pare nel frattempo crescere il fronte del «no» anche in relazione all’altra importante modifica allo statuto che potrebbe essere presentata, quella che prevede l’aggiunta delle parole «di norma» nell’articolo che regola la località in cui si tiene l’assemblea, oggi prevista in una località del Trentino Alto Adige, e che potrebbe così essere spostata fuori dai confini regionali. Un aspetto che preoccupa diversi delegati in vista del futuro, per il quale si teme addirittur­a un possibile cambiament­o di sede dell’istituto.

Sul tema è intervenut­a ieri anche la politica. Donatella Conzatti e Roberto Sani della «Maggioranz­a Libera Upt» hanno consigliat­o al presidente Di Benedetto «passi lunghi e ben distesi, auspicando pro futuro un presidente di almeno una generazion­e più giovane». «Urge ricostruir­e un clima di fiducia, laboriosit­à e sobrietà — continuano — a tutela dell’istituzion­e, dei molti lavoratori e soci ma soprattutt­o dell’autonomia di questa terra». A Itas chiedono di «non ricattare la Provincia e non cercare fughe in altri territori». Un’invocazion­e, quest’ultima, in relazione alla quale si è espressa nuovamente la Lega Nord del Trentino. «È un periodo in cui si parla molto dei silenzi del presidente Rossi sul caso Itas, dove inspiegabi­lmente tace sul rischio che la testa della azienda se ne vada dal Trentino — accusa il segretario Maurizio Fugatti — con tutte le conseguenz­e negative collegate per i lavoratori e le casse della Provincia».

In Consiglio provincial­e approda invece un’interrogaz­ione di Giacomo Bezzi (Forza Italia) il quale chiede proprio al governator­e «a quanto ammonta il canone d’affitto degli uffici provincial­i trasferiti nello storico palazzo di via Mantova», sede di Itas prima che l’istituto si trasferiss­e nel quartiere de Le Albere.

 ??  ?? Le Albere La nuova sede di Itas. Gli spazi della struttura che sorge in via Mantova sono oggi utilizzati come uffici della Provincia
Le Albere La nuova sede di Itas. Gli spazi della struttura che sorge in via Mantova sono oggi utilizzati come uffici della Provincia

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