Almamegretta live
Musica Domenica il gruppo partenopeo sul palco dello Smart Lab Raiz: «Sarà un concerto fra reggae e dub, nuovi brani e tutta la nostra storia»
Gli Almamegretta tornano in regione per far ballare la città della quercia a ritmo di reggae e di dub. Il gruppo partenopeo sarà domenica allo Smart Lab di Rovereto (ore 21.30) nel concerto organizzato dall’associazione Side Out, che riporta la band in Trentino dopo diversi anni di assenza. È appena uscito il nuovo singolo Pray, che anticipa la pubblicazione di EnnEnne Dub, disco in cui Raiz e compagni hanno rivisitato l’album EnnEnne (2016) in chiave dub con l’aiuto di amici e producer internazionali. La formazione attuale vede i tre fondatori Gennaro T (batteria), Raiz (voce) e Pablo (tastiere) accanto a Fefo (chitarra) e 4mx (basso).
Dopo il grande successo degli anni ’90 grazie a dischi come Animamigrante (1993), Sanacore (1995) e Lingo (1998), premiati da critica e pubblico con ben due Targhe Tenco (rispettivamente per il miglior album di esordio e per il miglior disco in dialetto), gli Almamegretta consolidano la loro natura di band di ricerca tra tradizione e sperimentazione. Musiche e dialetti del Mediterraneo si sposano infatti con l’elettronica e il triphop inglese dando alla band una caratura internazionale. Dopo la pubblicazione di Imaginaria, nuova Targa Tenco nel 2001 per il miglior disco in dialetto, Raiz lascia il gruppo nel 2003 per intraprendere la carriera solista e l’anno successivo muore D.Rad, vero e proprio alchimista dell’ Alma me gretta sound. Ne abbiamo parlato con l’inconfondibile voce di Raiz, al secolo Gennaro Della Volpe, rientrato in pianta stabile in occasione di Controra (2013). I biglietti sono disponibili al prezzo di 13 euro.
Come ha vissuto il processo creativo che ha portato alla realizzazione di «EnnEnne Dub»?
«Noi siamo da sempre appassionati di dub e remix e nel caso dell’ultimo album ci siamo divertiti a riaprire le tracce per vedere cosa era rimasto sul fondo. Spesso capita che quello che rimane si rivela assai interessante e quindi ci abbiamo lavorato un po’ noi e un po’ lo abbiamo affidato a nostri amici produttori e remixers come Paolo Baldini».
I vostri ultimi due lavori in studio sono molto differenti: qual è la vostra direzione attuale?
«Controra è stato un disco di riavvicinamento e collaudo con la produzione esterna di Gigi De Rienzo, mentre per
EnnEnne abbiamo fatto tutto da soli e rispecchia più il sound della band che attraversa reggae, dub, musica etnica ed elettronica. La nostra storia da Sanacore in poi è fatta di sperimentazione e ricerca e la direzione è sempre quella». A cosa avete pensato per il concerto di Rovereto?
«Siamo in cinque sul palco e il concerto sarà ricco di reggae e di dub: ci saranno i nuovi brani di EnnEnne rivisitati o meno, ma ci sarà soprattutto tutta la nostra storia musicale. Con più di dieci album alle spalle abbiamo la fortuna di poter attingere a un ampio repertorio». Quali sono i suoi ascolti attuali?
«Sono un ascoltatore eclettico e spazio molto dal reggae al dub all’elettronica. L’ultimissimo ascolto è Peled, un rapper israeliano che fa dell’hip-hop contemporaneo cantato in ebraico».