Il macchinista: i freni non funzionavano
L’uomo è stato sentito dal pubblico ministero. Per adesso nessun indagato
Per l’incidente ferroviario sulla linea del Brennero costato la vita a due operai, Salvatore Verolla e Achille De Lisa, la Procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Al momento, tuttavia, non risultano persone iscritte sul registro degli indagati. Dalle prime ricostruzioni, pare che il «convoglio-cantiere», questo il nome tecnico del mezzo, sia partito carico di 1.500 tonnellate di traversine: dopo circa tre chilometri, all’altezza dell’ospedale di Bressanone, è avvenuto l’impatto. Con tutta probabilità, nei prossimi giorni, sarà disposta una perizia per capire il motivo che avrebbe portato ad un malfunzionamento dei freni. È di questo, infatti, che avrebbe parlato agli inquirenti il macchinista del convoglio-cantiere, un operaio specializzato che nell’impatto è rimasto lievemente ferito, e quindi in grado di raccontare quanto avvenuto. L’incidente è avvenuto in una frazione di tempo talmente breve che pare non ci sia stato neppure il modo di informare i lavoratori operanti sulla tratta del treno senza freni in arrivo. Treno che non ha lasciato scampo ai due operai, Salvatore Verolla e Achille De Lisa, 42 e 52 anni, morti in seguito all’impatto: entrambi lavoravano su un mezzo contro il quale si è schiantata la locomotiva. Tre i feriti gravi, tra i lavoratori che si trovavano nella zona del disastro. La Procura non ha disposto il sequestro della linea ferroviaria, ma quello dei mezzi coinvolti, che in queste ora si sta cercando di rimuovere dalla linea del Brennero, all’altezza dell’ospedale di Bressanone.
Perizia I tecnici dovranno verificare se si sono verificati guasti