Corriere dell'Alto Adige

Mondragone piange Achille e Salvatore

Il sindaco Schiappa: «Perdiamo due fratelli, la comunità è sconvolta». Esequie da fissare: sarà lutto cittadino La vedova De Lisa: «Nessuno mi ha avvisato, ho saputo tutto dai social». Il consorte doveva rientrare oggi

- Valentina Leone

BOLZANO Morire di lavoro. Le trasferte, la distanza dai propri affetti, i sacrifici per garantire a sé stessi e alle rispettive famiglie una stabilità economica. Poi, in un attimo, tutto sembra disintegra­rsi, su quei binari dove da circa tre settimane Salvatore Verolla, 42 anni, e Achille De Lisa, 52 stavano effettuand­o con altri colleghi dei lavori di manutenzio­ne.

Verolla e De Lisa erano tra le decine di operai di Mondragone, città del casertano, che lavoravano per la Scf, azienda di proprietà ligure ma con sede a Roma. Cantieri in tutta Italia, lavoro assicurato «per almeno una settantina di nostri concittadi­ni, che ormai da diversi anni riescono a portare il pane a casa grazie a questa ditta», spiega il sindaco Giovanni Schiappa, ancora sconvolto per la notizia. Dei tre operai rimasti feriti, peraltro, due erano proprio di Mondragone.

Verolla era sposato e non aveva figli; dopo il matrimonio, nei primi anni duemila, si era trasferito a Napoli, dove viveva da ormai molti anni. De Lisa, invece, era rimasto a Mondragone: un uomo molto conosciuto e stimato, sposato con un’avvocatess­a, Angelina Corvino, e papà di Filomena. Proprio ieri la moglie della vittima ai microfoni Rai ha dichiarato: «Nessuno mi ha avvertita di quello che è accaduto, ho saputo della morte di mio marito dai social network». La vedova rincara la dose: «Dalla ditta non ho ricevuto nessuna chiamata, proprio due giorni fa avevo sentito al telefono mio marito, e si era lamentato con me dei turni troppo lunghi». De Lisa sarebbe dovuto rientrare oggi a Mondragone dalla famiglia. «Dal magistrato che si occupa della vicenda — ha aggiunto poi la vedova nell’intervista rilasciata alla Rai — mi auguro che arrivino dei chiariment­i, per mio marito e per tutti i suoi colleghi operai».

«La nostra comunità è addolorata e presa da sconforto e tristezza per questa notizia drammatica», ha spiegato il sindaco Schiappa. «In occasione delle esequie, la cui data non è ancora stata fissata, indiremo il lutto cittadino. La città è molto provata, perdiamo due grandi lavoratori, due persone splendide. Mi auguro ci sia la massima celerità nel chiarire le cause esatte di questa tragedia».

Amici, compaesani, colleghi, perfino lo stesso cognome. Raffaele De Lisa, anche lui dipendente della Scf, è ancora incredulo: «Cosa vuole che le dica? Achille girava il paese da oltre trent’anni, aveva lavorato come tecnico per numerose commesse. Proprio adesso sono in viaggio per iniziare dei lavori in un altro cantiere, può immaginare con che animo».

Intanto sin dalla prima mattinata di ieri all’ospedale di Bressanone c’è stato un gran via vai di colleghi delle due vittime, le cui salme sono state trasportat­e nella camera ardente del nosocomio. Nessuno, però, aveva molta voglia di parlare o di commentare quanto accaduto. Tutti negano di essersi trovati sul luogo dell’incidente. «Ci conosciamo tutti, siamo colleghi, come possiamo non essere addolorati?» è l’unico pensiero di uno dei lavoratori della ditta, che dal canto suo ieri ha preferito non rilasciare dichiarazi­oni ufficiali.

Proprio insieme ai colleghi era stata scattata l’ultima foto che ritrae ancora in vita Salvatore Verolla. La vittima l’aveva pubblicata sul suo profilo Facebook poco prima che si verificass­e l’incidente. Una pizza a Vipiteno, prima di rimettersi a lavoro. «Caro Salvatore, due

La denuncia «Proprio due giorni fa mio marito si lamentò con me dei turni troppo lunghi»

ore prima di questa tragedia ti ho portato ancora la pizza al tavolo, non ho parole. Forza ai famigliari», è il commento di Franz Pichler, dipendente del locale dove Verolla aveva cenato martedì sera.

«Carissimo Salvatore ti ricordo sempre col sorriso stampato in volto, mi dispiace tanto per questa tragedia che non sarebbe mai dovuta accadere. Sono veramente addolorato, condoglian­ze alla famiglia», scrive sempre sotto l’ultima istantanea di spensierat­ezza Francesco Polli Vittimberg­a.

 ??  ?? Salvatore Verolla, 42 anni, originario di Mondragone ma residente a Napoli. A destra, Achille De Lisa, 52 anni, di Mondragone
Salvatore Verolla, 42 anni, originario di Mondragone ma residente a Napoli. A destra, Achille De Lisa, 52 anni, di Mondragone
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Vittime
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Dolore Angelina Corvino

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