«Trump, corpo estraneo agli Usa»
Furio Colombo presenta il suo libro. Tommasini: saggio attuale
BOLZANO Un Donald Trump visto come un uomo debole, come un «corpo estraneo» agli Stati Uniti. Questa la tesi espressa ieri dal giornalista Furio Colombo nel corso della presentazione del suo libro «Trump Power» alla biblioteca della scuola professionale in lingua italiana di via Santa Geltrude. Presenti all’iniziativa anche l’assessore alla Cultura e alla Scuola in lingua italiana, Christian Tommasini, il preside della scuola professionale Renzo Roncat e il giornalista Ennio Chiodi nel ruolo di moderatore. «Un saggio di profonda attualità che ricostruisce anche la società di oggi. Un testo veloce da leggere ma allo stesso tempo approfondito, da far leggere agli studenti» ha affermato Tommasini nella sua introduzione al saggio di Colombo. «Riguardo a Trump non avrei mai pensato che vincesse, mi sbagliavo. Evidentemente Trump ha saputo intercettare le paure della gente. In realtà bisognerebbe proporre soluzioni positive ai problemi, non cedere ai populismi» ha chiarito Tommasini. «Un libro che è capace di spiegare un profondo cambiamento per l’America» ha invece sostenuto Ennio Chiodi. Colombo è entrato poi nel cuore della questione: «Quando Trump è stato eletto, il paese è rimasto scioccato. La sua vittoria ha avuto due caratteristiche: è che è stata imprevista e nessun grande elettore ha spostato il proprio voto dall’appoggio a Trump dopo aver visto che la maggioranza preferiva Clinton. Questo si spiega soprattutto con il fatto che Trump sia molto ricco e nessuno ha osato mettersi contro. Lo abbiamo imparato con Berlusconi. Una grande differenza tra i due è però che il conflitto di interessi di Berlusconi era risolvibile, mentre quello di Trump non lo è e farà grossi danni».