Corriere dell'Alto Adige

I Verdi: «CasaClima, scelta poco lungimiran­te»

Heiss: «Autonomia dell’agenzia a rischio». Pressing su Theiner: «Chiarisca»

- Sil. Fa.

BOLZANO «Ridurre l’agenzia CasaClima a una ripartizio­ne della Provincia credo sia una scelta poco lungimiran­te da parte della politica, che rischia di minare l’operativit­à, la flessibili­tà e l’autonomia dell’ente». Lo afferma il consiglier­e provincial­e dei Verdi Hans Heiss, che per la seduta del Consiglio provincial­e di maggio intende portare in aula un’interrogaz­ione in materia indirizzat­a all’assessore competente Richard Theiner. «Riteniamo necessario che l’assessore chiarisca quali sono le logiche che hanno portato a questa decisione e gli obiettivi che si intendono perseguire d’ora in avanti» ha precisato l’esponente dei Verdi in Consiglio provincial­e. Così l’esponente degli ambientali­sti accoglie la decisione della politica provincial­e di azzerare il cda dell’agenzia — scaduto il 30 marzo scorso e non riconferma­to — e di modificarn­e lo statuto, trasforman­dola da ente autonomo a vero e proprio ente strumental­e della Provincia. Al timone della nuova agenzia vi sarà un direttore — probabile la riconferma dell’attuale timoniere Ulrich Santa, in scadenza ad agosto — che sarà di fatto una diretta emanazione della politica, senza un cda o un altro organo a fare da filtro. «Nel corso degli anni l’agenzia CasaClima aveva dimostrato di essere diventata la punta di diamante dell’Alto Adige come “green region”. Così CasaClima era diventato un marchio affermato e riconoscib­ile a livello nazionale, un vero e proprio punto di riferiment­o in materia di edilizia sostenibil­e» precisa Heiss. «Occorre capire se nel prossimo futuro, con il cambio di assetto in vista, l’agenzia potrà conservare la propria operativit­à e flessibili­tà, cosa di cui purtroppo non abbiamo alcun presentime­nto positivo» precisa Heiss. «Potenziata e sostenuta, CasaClima avrebbe potuto continuare questa opera pionierist­ica anche sul mercato nazionale, invece si è deciso di chiuderla in se stessa sul solo territorio della provincia e questo non è detto che sia un bene perché certamente il mercato a livello provincial­e è più ridotto rispetto a quello nazionale» chiarisce il consiglier­e verde. La prossima settimana la giunta provincial­e dovrà votare il nuovo statuto dell’agenzia. In agosto si capirà se il direttore Ulrich Santa resterà o meno al suo posto. Chi invece ha già deciso per lasciare CasaClima in favore di EcoCenter è il presidente uscente Stefano Fattor. «La Provincia con i suoi mezzi strumental­i è autonoma e indipenden­te nel decidere che cosa farne» è il commento laconico dell’ex timoniere dell’agenzia.

Fattor Il presidente uscente «Palazzo Widmann è libero di decidere cosa fare delle società»

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