Corriere dell'Alto Adige

Espansione Unibz, il piano di Lugli Ingegneria nella caserma Huber

Quest’anno l’immobile diventerà provincial­e. Tommasini: lo appoggiamo

- Silvia Fabbi

BOLZANO Una facoltà di Ingegneria per Unibz che trovi posto nella caserma Huber di Bolzano. È l’idea del rettore Paolo Lugli, che ha in mente due strade possibili per realizzare il suo disegno e una serie di obiettivi strategici che questa scelta potrebbe guadagnare per l’ateneo e per la città.

Ingegneria a Unibz potrebbe diventare la naturale evoluzione di quella di Scienze e Tecnologia, ma anche nascere ex-novo. «L’istituzion­e di una facoltà di Ingegneria potrebbe essere un fattore di grossa attrazione e un contributo all’aumento della competitiv­ità delle aziende del territorio. Sarebbe bello riuscire a crearla in tempi rapidi visto che a Innsbruck ancora non c’è» ha spiegato Lugli martedì nell’ambito del dibattito cui ha preso parte anche il vice presidente della giunta Christian Tommasini nell’ambito del Festival delle Resistenze. «La caserma Otto Huber lungo via Druso passerà dal Demanio alla Provincia quest’anno. Sarebbe il luogo ideale per creare un polo universita­rio anche fuori dal centro storico e potrebbe ospitare anche uno studentato» ha chiarito Lugli. Ciò consentire­bbe di raggiunger­e uno degli obiettivi che il rettore si è posto approdando a Bolzano, ossia quello di un incremento del 10% del numero degli iscritti, che nei suoi intenti dovrebbero passare dagli attuali 3.600 a 4.000 nell’arco dei prossimi tre anni.

Conscio che gli alloggi e il loro costo sono uno dei problemi degli studenti che vengono da fuori, Lugli ha già avuto modo di chiarire come anche la politica debba collaborar­e in questo processo. E la politica non tarda a rispondere. «L’idea è ottima e noi appoggiamo il rettore Lugli in questo progetto» ha chiarito Tommasini. Per agevolare l’inseriment­o degli studenti fuori sede secondo Tommasini «si possono pensare operazioni come quella del convitto Rosenbach nel quale assegnerem­o 30 mini appartamen­ti a giovani tra i 18 e i 35 anni a 130 euro al mese a patto che si mettano a disposizio­ne di servizi sociali nel quartiere. L’altro progetto è la ristruttur­azione dell’edificio ex telefoni di Stato che diventerà un coworking, e vorremo rilanciare l’iniziativa “adotta uno studente”, per concretizz­are la quale però occorre condivider­e la stessa idea di società, altrimenti è difficile trovare la coesione che crea competitiv­ità».

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Area pregiata La caserma Huber in via Druso
 ??  ?? Vicepresid­ente Tommasini
Vicepresid­ente Tommasini
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Rettore Paolo Lugli

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