Fisco, in Alto Adige 500 contenziosi Importi medi oltre 263.600 euro
Chiusa la fase della rottamazione delle cartelle Equitalia, ora l’attenzione si sposta sulla rottamazione delle liti fiscali, con la possibilità di chiudere le controversie tributarie pendenti. È in attesa di conversione, infatti, il decreto legge sulla manovra che consente di bloccare l’iter procedurale, pagando gli importi impugnati, liberi da sanzioni e interessi, per chi presenterà la domanda entro il 30 settembre. In attesa dell’approvazione della norma, l’Ordine dei commercialisti di Bolzano si prepara. Sono circa 500 gli altoatesini interessati dalla sanatoria (838, invece, le controversie aperte in Trentino). A loro e a tutti i contribuenti, a dieci giorni dall’apertura dei termini per elaborare il 730, Claudio Zago, presidente dell’Ordine, rivolge un accorato appello: «Rivolgetevi a dei professionisti regolarmente iscritti». Per diffondere il messaggio, e debellare l’esercizio abusivo della professione, partirà una campagna promozionale ad hoc.
La conversione è attesa entro sessanta giorni. La rottamazione delle liti fiscali pendenti, prevista dalla «manovrina» di correzione dei conti che Palazzo Chigi sta definendo, interessa 500 altoatesini. La sanatoria ha un funzionamento semplice: se l’importo oggetto della controversia è superiore ai 2.000 euro, si potrà pagare in tre rate, di cui l’80% entro il 2017 e il resto entro giugno 2018.
Quanto ai numeri, le controversie, in Alto Adige e in Trentino, sono particolarmente onerose: nei ricorsi pervenuti alle Commissioni tributarie di secondo grado nel quarto trimestre del 2016, infatti, il valore economico medio è di 263.652,90 euro. In Italia la media è di 220.000 euro e solo in Lombardia si è registrata una media più alta rispetto al Trentino Alto Adige (297.858,78 euro). Ancora: il valore complessivo delle 150 controversie avviate nel trimestre in Trentino-Alto Adige è di 42 milioni 322.965 euro, pari all’1,24% del totale nazionale del periodo (3 miliardi 410 milioni 756.980 euro).
«Per evitare liti e contenziosi il primo passo è affidarsi a professionisti certificati» spiega Claudio Zago, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Un messaggio che l’Ordine, in pieno tempo di dichiarazione dei redditi e di modello 730, vuole ora ribadire con una campagna informativa. «Dichiarazione dei redditi e 730 sicuri, scegli un commercialista iscritto all’Ordine» è il messaggio della campagna pubblicitaria che comparirà in questi giorni.
«Affidarsi ad un commercialista — conclude Zago — continua a essere l’opzione migliore per i contribuenti che vogliano avere al proprio fianco un professionista aggiornato sulle ultime novità in termini di normativa fiscale e non voglia ritrovarsi brutte sorprese. Un commercialista iscritto all’Ordine infatti ha l’obbligo di frequentare corsi di aggiornamento certificati».