Treni, sicurezza sotto la lente
Il pubblico ministero valuta le accuse della vedova. Ancora nessun indagato
Sicurezza sotto la lente della Procura dopo l’incidente ferroviario che a Bressanone ha visto perdere la vita due operai campani. Il magistrato acquisisce le accuse di una vedova ma per il momento non ci sono indagati.Il vicesindaco: siamo sconvolti.
Una tragedia terribile, di quelle che fortunatamente accadono di rado, e che in ogni caso lasciano dietro di sé una sensazione di disperazione e di impotenza. Così il vice sindaco di Bressanone Claudio Del Piero commenta il dramma ferroviario costato la vita ai due operai dell’impresa ligure con sede a Roma Scf Achille De Lisa, 52 anni, e Salvatore Verolla, 42 anni.
Due giorni dopo la tragedia la ferita è ancora viva, soprattutto negli animi dei residenti che hanno vissuto da vicino il dramma. «Ho parlato con alcuni cittadini che mi hanno palesato la propria incredulità rispetto all’accaduto, il timore ma anche in un certo senso il sollievo che le conseguenze non siano state ancora più gravi» precisa il vice sindaco della città vescovile della val d’Isarco.
Secondo Del Piero la cosa che più colpisce di questo episodio «è il fatto che siano morti due lavoratori, due persone che stavano svolgendo il proprio mestiere con competenza, passione e professionalità. Sicuramente se vediamo ciò che è accaduto martedì notte possiamo dire che non si tratta di un fatto che capita spesso. Anzi al contrario posso dire che non abbiamo mai vissuto una tragedia del genere, almeno a mia memoria. Anche l’incidente senza feriti che si verificò nel 2012 aveva destato grande timore ma aveva avuto conseguenze relativamente limitate». Per l’esponente dell’amministrazione comunale di Bressanone ciò nonostante «tutta la nostra comunità si sente molto colpita dall’accaduto e certamente si sente estremamente vicina alle famiglie dei due operai casertani che hanno perso la vita nell’incidente». La mattina di mercoledì Del Piero si è confrontato subito con il comandante dei vigili del fuoco di Bressanone, che ha lavorato tutta la notte per minimizzare per quanto possibile le conseguenze di quanto accaduto.
«Certamente dal punto di vista statistico possiamo dire che in una stazione come la nostra il rischio è maggiore, perché il numero dei convogli in transito è più elevato rispetto a quelli che transitano magari per qualche linea minore. Qui ogni dieci minuti passa un treno, sicuramente questo ci rende più esposti a rischi ma ciò non deve spaventarci, dal momento che si tratta comunque sempre di casi isolati e non di episodi che arrivano a farci mettere in dubbio l’intera sicurezza del sistema ferroviario provinciale» cerca di minimizzare il vice sindaco. Il Comune di Bressanone, chiarisce Del Piero, non è in alcun modo coinvolto nella vicenda, se non per aver contribuito ai soccorsi con la fornitura di personale dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area del disastro.
La problematica «Statisticamente sulla nostra linea gli incidenti sono più facili per l’alto numero di convogli» Rammarico Siamo toccati dalla tragica morte di due persone che stavano svolgendo il loro mestiere