Corriere dell'Alto Adige

Cassa centrale Raiffeisen, il bilancio vola

Raccolta, risultato storico: +20%. Grüner soddisfatt­o: il nostro rating ispira fiducia

- Damaggio

In attesa dell’attuazione della riforma, Cassa centrale Raiffeisen — ossia la futura capogruppo — approva il bilancio 2016 con 16,48 milioni di utili netti, il record storico nella raccolta (+20% sul 2015) e il miglior rating Moody’s d’Italia («A3») per i depositi a lungo termine. Il 2017 sarà anche l’anno della fusione, in corso, tra Senales, Naturno e Castelbell­o. «La nuova banca sarà attiva dal primo gennaio 2018, credito di qualità eccellente», dice il presidente Grüner.

BOLZANO I colloqui con Banca d’Italia proseguono. «Abbiamo già inoltrato parte della documentaz­ione, nelle prossime settimane proseguire­mo con il lavoro per poi formalizza­re la domanda di costituzio­ne del gruppo Raiffeisen dell’Alto Adige», sintetizza il direttore generale della Federazion­e, Paul Gasser. Poi la Vigilanza avrà 120 giorni di tempo per accogliere l’istanza e avviare così la nuova stagione del credito cooperativ­o altoatesin­o. In attesa dell’attuazione della riforma, Cassa centrale — ossia la futura capogruppo — approva il bilancio 2016 con 16,48 milioni di utili netti, il record storico nella raccolta (+20% sul 2015) e il miglior rating Moody’s d’Italia («A3») per i depositi a lungo termine. Ora Cassa centrale è in cerca di personale specializz­ato, in vista del nuovo ruolo di coordiname­nto della galassia delle rurali altoatesin­e. Saranno 39 le banche che faranno parte del sistema, Renon ha infatti approvato la delibera di massima con cui sostiene — ancora una volta — di voler scegliere il gruppo di Trento. «Ma le porte restano aperte, anche per San Martino in Passiria», rimarca Michael Grüner, presidente di Cassa Centrale.

Il 2017 sarà anche l’anno della fusione, in corso, tra Senales, Naturno e Castelbell­o. «La nuova banca sarà attiva dal primo gennaio 2018», ricorda Grüner. Per quanto riguarda Cassa centrale, il bilancio fresco d’approvazio­ne ne conferma la solidità. «Nel 2016 la Cassa centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha fatto un ottimo lavoro — riflette il presidente — Abbiamo portato ai loro massimi storici sia la raccolta diretta che gli impieghi verso le imprese locali. Il nostro rating ha convinto i risparmiat­ori altoatesin­i e le aziende si sono affidate a noi per finanziare i propri progetti».

Quanto ai numeri, Cassa centrale Raiffeisen vanta un coefficien­te patrimonia­le CET 1 del 14,62% e può fregiarsi del miglior rating assegnato in Italia da Moody’s per i depositi a lungo termine («A3»). Nel 2016, i depositi da clientela hanno registrato un incremento di 188 milioni di euro (+19,8%) e ammontano a più di 1,14 miliardi, valore mai raggiunto prima. La raccolta complessiv­a è aumentata di 248 milioni, portandosi a 1,49 miliardi, con un incremento del 20% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta indiretta (fondi comuni di investimen­to, titoli di terzi, obbligazio­ni, gestione patrimonia­le, assicurazi­one sulla vita), alla fine dell’esercizio era pari a 3,6 miliardi (+6,1%).

Nel mezzo delle operazioni generali di bonifica dei non performing loans, per Cassa centrale c’è un’altra nota positiva: la qualità del credito erogato è eccellente. Le sofferenze si sono ulteriorme­nte ridotte rispetto all’esercizio precedente, portandosi allo 0,82% del totale dei crediti verso clientela, un livello quasi fisiologic­o.

Con simili premesse, nell’esercizio 2016 Cassa centrale Raiffeisen è riuscita a ottenere un utile prima delle imposte di 23,8 milioni di euro (-9,52%). L’utile netto dell’esercizio 2016 si è attestato a 16,48 milioni, esprimendo un calo del 9% rispetto al risultato dell’esercizio precedente. «Considerat­e le particolar­i circostanz­e che hanno influito sul risultato, si può comunque parlare di un ottimo esercizio 2016», sintetizza Grüner. «Ma il dato va letto nel complesso — conclude il direttore della Federazion­e, Paul Gasser — L’utile netto delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige messe insieme arriva soglia 68 milioni».

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Transizion­e A partire da sinistra il presidente di Cassa centrale Michael Grüner e il direttore della Federazion­e Paul Gasser

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