Turismo record Aumentano i pernottamenti
I numeri confermano la bontà delle politiche promozionali della destinazione Alto Adige, sempre più appetibile anche nei mesi non tradizionali (ossia quelli estivi). A rivelarlo è l’ultima indagine dell’Astat, relativa all’anno turistico 2015/16 (da novembre 2015 a ottobre 2016). Risultato: in Alto Adige gli arrivi sono aumentati dell’8,7% e le presenze del 7,3%.
In particolare, in questo arco temporale si sono registrati per la prima volta 31,4 milioni di pernottamenti (aumentati del 7,3% rispetto all’annata precedente) e 7 milioni di arrivi (+8,7%). Il numero di presenze degli ospiti italiani è cresciuto del 6,1% (9,9 milioni complessivi), quello degli ospiti dalla Germania del 7,8%, che in termini percentuali è l’aumento più significativo. Ancora: i 10.055 esercizi ricettivi altoatesini hanno messo a disposizione nell’anno turistico 2015/16 un totale di 220.192 posti letto. Rispetto al precedente anno turistico il numero di esercizi rimane pressoché invariato (+0,2%), e il numero di posti letto è aumentato di 0,5%, vale a dire 1.072 letti.
Analizzando la variazione di arrivi e presenze su base mensile rispetto all’anno turistico precedente, marzo, ottobre e luglio sono caratterizzati da un forte aumento delle presenze in valori assoluti (rispettivamente +732 mila, +373 mila e +355 mila). I mesi di aprile e giugno al contrario sono caratterizzati da un calo di presenze, motivato in parte anche dalla mobilità di alcune festività. Il 18% delle presenze totali si registrano nel mese di agosto, che si conferma anche per quest’anno turistico il mese con il maggior numero di presenze turistiche con oltre 5,6 milioni di pernottamenti (+267 mila rispetto all’anno turistico precedente).
Anche il mese di novembre, quello meno frequentato, registra un aumento pari a 145 mila presenze (+37,8% rispetto all’anno precedente).
«Il comparto turistico locale ha fornito ancora una volta risultati ragguardevoli», sottolinea il presidente Arno Kompatscher commentando i dati. Tutti i comprensori hanno aumentato sensibilmente arrivi e presenze nella stagione fra novembre 2015 e ottobre 2016 rispetto all’annata precedente. «Positivo per l’economia turistica è inoltre il fatto che soprattutto nel semestre estivo quasi il 10% in più di ospiti ha scelto l’Alto Adige come meta delle vacanze, con l’effetto di incrementare i pernottamenti di un 2,4%». Note liete anche dai nuovi mercati, ad esempio la crescita del 15,2% delle presenze dal Regno Unito.
Per uno sviluppo sostenibile del territorio, osserva Kompatscher, è importante «valorizzare l’offerta esistente ma conservando un approccio il più possibile sensibile con il suolo». L’indice del valore di qualità è salito negli ultimi cinque anni dal 2,6 al 3,3. «Le offerte per il tempo libero sono molto articolate, pertanto il settore è meno dipendente dalle condizioni climatiche e della neve. Gli ospiti apprezzano le alternative tra cui possono scegliere», aggiunge il presidente, che rileva infine il dato del 4,1% dei pernottamenti attribuito ad ospiti altoatesini: «Constatare che anche i locali decidono di trascorrere le vacanze nella loro terra, è un aspetto importante».