Ferrovia, rimossi i rottami Linea: oggi la riapertura
Il maltempo ha rallentato le operazioni: rimosse tonnellate di rottami
Prosegue intanto il superlavoro per la rimozione delle macerie dai binari. È slittata però a oggi la riapertura della linea ferroviaria a causa di alcuni imprevisti.
BOLZANO Proseguono senza sosta i lavori per permettere il ripristino della linea ferroviaria da Bressanone al Brennero.
Al lavoro ci sono oltre cinquanta tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e diverse decine di operai di ditte appaltatrici. Si lavora 24 ore su 24, dovendo peraltro far fronte alle condizioni meteo avverse.
Nel pomeriggio di ieri i resti del convoglio cantiere e degli altri mezzi coinvolti, che restano sotto sequestro e a completa disposizione della magistratura, erano stati totalmente rimossi. Le gru, il cui trasporto sul luogo dell’incidente non è stato privo di difficoltà, hanno inoltre recuperato tutte le traversine di cemento che si trovavano a bordo del convoglio e che, con l’incidente, si erano depositate lungo i binari.
Dal pomeriggio di ieri, dunque, si è passati sostanzialmente alla fase due delle operazioni, e cioè la manutenzione della linea, rimasta seriamente danneggiata. Alcuni mezzi, ieri, si sono occupati di ricollocare interi pezzi di rotaie andati distrutti a seguito della tragedia.
Si lavorerà dunque fino alla fine, contando sul servizio di autobus sostitutivi che da mercoledì garantiscono il collegamento tra le stazioni di Bressanone e Brennero per i treni regionali ordinari, tra le stazioni di Bolzano e Brennero per i treni regionali veloci e tra Innsbruck e Bolzano per i treni internazionali. I treni merci, invece, vengono deviati direttamente per Tarvisio o per la Svizzera.
Inizialmente Rfi aveva preannunciato un ripristino parziale della linea già per la giornata di giovedì, con la riapertura del binario direzione sud. Soprattutto le avverse condizioni metereologiche e la difficoltà nel trasporto di una delle gru ha però comportato un rallentamento dei lavori e un necessario rinvio della riapertura. Uno dei mezzi pesanti che trasportava la macchina, infatti, è rimasto vittima dell’intenso traffico registratosi lungo l’A22 per tutta la giornata di mercoledì, dovuto ad una serie di fattori, tra cui un incidente e anche il maltempo, che ha causato non pochi disagi.
Dopo la giornata di passione di mercoledì, dove centinaia di passeggeri hanno lamentato forti disagi e ritardi fino a oltre due ore, anche ieri nella stazione di Bressanone non sono mancati intoppi e lamentele per i passeggeri. La maggior parte dei treni, infatti, fatta eccezione per quelli diretti a Merano, risultava soppressa e qualche viaggiatore lamentava tempi più lunghi per le percorrenze.
Come ha confermato anche il sovrintendente capo della Polfer Mauro Monti, «tutti i mezzi coinvolti nell’incidente sono sotto sequestro come stabilito dalla magistratura». La Polfer, peraltro, sta supervisionando i lavori di ripristino sul luogo della tragedia anche ieri al cantiere erano presenti due agenti del corpo di polizia.
Gli stessi tecnici della Gcf, oltretutto, la ditta per cui lavoravano le vittime e che stava effettuando i lavori di manutenzione, sono impiegati per il ripristino della linea.
Sul tema della sicurezza, sul quale nelle ultime ore sono intervenuti diversi esponenti del mondo politico locale e nazionale, fanno il punto anche i segretari Filt del Trentino e dell’Alto Adige, Stefano Montani e Anita Perkmann. «Quanto accaduto lascia basiti e dimostra ancora una volta quanto ci sia da fare sul tema sicurezza per chi lavora nelle manutenzioni ferroviarie. Queste non sono però le ore delle polemiche né delle prese di posizioni, ma solo quelle della solidarietà verso chi sta pagando il conto di quanto accaduto».
«Il nostro pensiero — aggiungono — è per le famiglie che hanno perso i loro cari e per chi in queste ore trepida nella speranza di vedere migliorare i propri familiari feriti. In attesa che si faccia presto luce sulle dinamiche degli incidenti, ci preme sottolineare che la sicurezza nei luoghi di lavoro non sarà mai raggiunta fino a quando saremo costretti a registrare morti inspiegabili», concludono i sindacalisti.
Sulla vicenda prende posizione anche la segreteria nazionale della Uiltrasporti: «Il grave incidente verificatosi fa emergere ancora una volta con drammaticità l’esigenza di maggiori controlli e di una formazione continua in materia di sicurezza sul lavoro, soprattutto in settori come quello ferroviario in cui l’incolumità del personale è esposta a maggiori rischi».
Il drammatico incidente, lo ricordiamo, è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 aprile, poco prima di mezzanotte. Una squadra di operai stava effettuando dei lavori di manutenzione sulla linea, quando improvvisamente il treno-cantiere, con a bordo tonnellate di traversine di cemento, si sarebbe messo autonomamente in marcia travolgendo Salvatore Verolla e Achille De Lisa, di Mondragone, che si trovavano a bordo di un altro mezzo. Stando alle prime ricostruzioni, non sarebbe stato possibile frenare la corsa del convoglio. Altri tre operai sono rimasti feriti.
La tempistica La polizia ferroviaria segue costantemente gli interventi nei pressi dell’ospedale Sindacati critici La Filt regionale «Evento che ci lascia basiti. Sulla sicurezza ancora molto da fare»