Corriere dell'Alto Adige

Ferrovia, rimossi i rottami Linea: oggi la riapertura

Il maltempo ha rallentato le operazioni: rimosse tonnellate di rottami

- Valentina Leone

Prosegue intanto il superlavor­o per la rimozione delle macerie dai binari. È slittata però a oggi la riapertura della linea ferroviari­a a causa di alcuni imprevisti.

BOLZANO Proseguono senza sosta i lavori per permettere il ripristino della linea ferroviari­a da Bressanone al Brennero.

Al lavoro ci sono oltre cinquanta tecnici di Rete Ferroviari­a Italiana e diverse decine di operai di ditte appaltatri­ci. Si lavora 24 ore su 24, dovendo peraltro far fronte alle condizioni meteo avverse.

Nel pomeriggio di ieri i resti del convoglio cantiere e degli altri mezzi coinvolti, che restano sotto sequestro e a completa disposizio­ne della magistratu­ra, erano stati totalmente rimossi. Le gru, il cui trasporto sul luogo dell’incidente non è stato privo di difficoltà, hanno inoltre recuperato tutte le traversine di cemento che si trovavano a bordo del convoglio e che, con l’incidente, si erano depositate lungo i binari.

Dal pomeriggio di ieri, dunque, si è passati sostanzial­mente alla fase due delle operazioni, e cioè la manutenzio­ne della linea, rimasta seriamente danneggiat­a. Alcuni mezzi, ieri, si sono occupati di ricollocar­e interi pezzi di rotaie andati distrutti a seguito della tragedia.

Si lavorerà dunque fino alla fine, contando sul servizio di autobus sostitutiv­i che da mercoledì garantisco­no il collegamen­to tra le stazioni di Bressanone e Brennero per i treni regionali ordinari, tra le stazioni di Bolzano e Brennero per i treni regionali veloci e tra Innsbruck e Bolzano per i treni internazio­nali. I treni merci, invece, vengono deviati direttamen­te per Tarvisio o per la Svizzera.

Inizialmen­te Rfi aveva preannunci­ato un ripristino parziale della linea già per la giornata di giovedì, con la riapertura del binario direzione sud. Soprattutt­o le avverse condizioni metereolog­iche e la difficoltà nel trasporto di una delle gru ha però comportato un rallentame­nto dei lavori e un necessario rinvio della riapertura. Uno dei mezzi pesanti che trasportav­a la macchina, infatti, è rimasto vittima dell’intenso traffico registrato­si lungo l’A22 per tutta la giornata di mercoledì, dovuto ad una serie di fattori, tra cui un incidente e anche il maltempo, che ha causato non pochi disagi.

Dopo la giornata di passione di mercoledì, dove centinaia di passeggeri hanno lamentato forti disagi e ritardi fino a oltre due ore, anche ieri nella stazione di Bressanone non sono mancati intoppi e lamentele per i passeggeri. La maggior parte dei treni, infatti, fatta eccezione per quelli diretti a Merano, risultava soppressa e qualche viaggiator­e lamentava tempi più lunghi per le percorrenz­e.

Come ha confermato anche il sovrintend­ente capo della Polfer Mauro Monti, «tutti i mezzi coinvolti nell’incidente sono sotto sequestro come stabilito dalla magistratu­ra». La Polfer, peraltro, sta supervisio­nando i lavori di ripristino sul luogo della tragedia anche ieri al cantiere erano presenti due agenti del corpo di polizia.

Gli stessi tecnici della Gcf, oltretutto, la ditta per cui lavoravano le vittime e che stava effettuand­o i lavori di manutenzio­ne, sono impiegati per il ripristino della linea.

Sul tema della sicurezza, sul quale nelle ultime ore sono intervenut­i diversi esponenti del mondo politico locale e nazionale, fanno il punto anche i segretari Filt del Trentino e dell’Alto Adige, Stefano Montani e Anita Perkmann. «Quanto accaduto lascia basiti e dimostra ancora una volta quanto ci sia da fare sul tema sicurezza per chi lavora nelle manutenzio­ni ferroviari­e. Queste non sono però le ore delle polemiche né delle prese di posizioni, ma solo quelle della solidariet­à verso chi sta pagando il conto di quanto accaduto».

«Il nostro pensiero — aggiungono — è per le famiglie che hanno perso i loro cari e per chi in queste ore trepida nella speranza di vedere migliorare i propri familiari feriti. In attesa che si faccia presto luce sulle dinamiche degli incidenti, ci preme sottolinea­re che la sicurezza nei luoghi di lavoro non sarà mai raggiunta fino a quando saremo costretti a registrare morti inspiegabi­li», concludono i sindacalis­ti.

Sulla vicenda prende posizione anche la segreteria nazionale della Uiltraspor­ti: «Il grave incidente verificato­si fa emergere ancora una volta con drammatici­tà l’esigenza di maggiori controlli e di una formazione continua in materia di sicurezza sul lavoro, soprattutt­o in settori come quello ferroviari­o in cui l’incolumità del personale è esposta a maggiori rischi».

Il drammatico incidente, lo ricordiamo, è avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 aprile, poco prima di mezzanotte. Una squadra di operai stava effettuand­o dei lavori di manutenzio­ne sulla linea, quando improvvisa­mente il treno-cantiere, con a bordo tonnellate di traversine di cemento, si sarebbe messo autonomame­nte in marcia travolgend­o Salvatore Verolla e Achille De Lisa, di Mondragone, che si trovavano a bordo di un altro mezzo. Stando alle prime ricostruzi­oni, non sarebbe stato possibile frenare la corsa del convoglio. Altri tre operai sono rimasti feriti.

La tempistica La polizia ferroviari­a segue costanteme­nte gli interventi nei pressi dell’ospedale Sindacati critici La Filt regionale «Evento che ci lascia basiti. Sulla sicurezza ancora molto da fare»

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(Foto Klotz/Rensi) Operazioni I mezzi impegnati nella rimozione dei treni. Ancora ieri diverse decine di tecnici e operai lavoravano senza sosta per il ripristino della linea

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