Pöder: le primarie Pd via dagli spazi pubblici Di Fede: tutto regolare
Si muovono le liste «satelliti»: Gennaccaro e Bonvicini tifano per Renzi
BOLZANO Utilizzare aule scolastiche e sale municipali per una consultazione di partito sarebbe «illegale». Questa la tesi del consigliere provinciale di Bürger Union Andreas Pöder, che in una interrogazione contesta la concessione di spazi pubblici per le primarie del Pd. Critiche rispedite al mittente dalla segretaria Liliana DI Fede: «Rispettati tutti i regolamenti». Nel frattempo, mentre le acque sono ancora agitate per la polemica defezione del sindaco Caramaschi, si muovono le liste «satelliti». Matteo Bonvicini annuncia che andrà alle urne per votare Matteo Renzi. E per l’ex premier tifa anche il centrista Angelo Gennaccaro.
Anche in Alto Adige domenica si vota per le primarie democratiche. Militanti e simpatizzanti sono chiamati a scegliere il segretario nazionale: in corsa l’uscente Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. In provincia sono stati allestiti 17 seggi: cinque in città, il resto nei principali centri altoatesini. L’organizzazione si è appoggiata a sale pubbliche: in alcuni casi si voterà dentro edifici scolastici (come la media italiana di Appiano e l’elementare di Silandro), in altri (come a Bressanone) nei municipi. La scelta non è piaciuta al consigliere della destra tedesca Pöder, che in un’interrogazione rivolta all’assessore Christian Tommasini va giù duro.
«A mio avviso non è legale concedere spazi pubblici per consultazioni interne di un partito. La politica, in particolare, deve restare fuori dalle aula di scuola». Secondo Pöder così si rischia di creare un precedente pericoloso: se si concedono luoghi di questo tipo al Pd, come si potrà in futuro negare lo stesso diritto a partiti dalle posizioni ben più «estreme» come Casapound?
Di Fede respinge le critiche. «Abbiamo fatto normale richiesta per avere gli spazi, attenendoci a regolamenti che ne consentono esplicitamente l’utilizzo — replica la segretaria —. Le critiche di Pöder paiono del tutto strumentali». La sua vice Nadia Mazzardis aggiunge: «Un esercizio di democrazia come le primarie non dovrebbe impaurire le scuole. I politici — rivendica — non sono degli appestati».
Nel frattempo dai movimenti vicini al Pd arrivano prese di posizione. «Orlando ed Emiliano sono attaccati a vecchie ricette che hanno fallito — scrive Matteo Bonvicini, eletto in consiglio comunale con la Civica pro Caramaschi —. Renzi pensa ad ampliare i poteri di legittima difesa, propone regole chiare sull’accoglienza, dice no a una tassa patrimoniale. Renzi è il capo di un centrosinistra moderno e dome- nica alle primarie voterò per lui». Anche Gennaccaro auspica un successo di Renzi. «Sto valutando se andare ai seggi, anche se il nostro gruppo non fa parte del Pd — riferisce l’assessore —. In ogni caso solo con Renzi il Pd può aprire davvero al centro, evitando di lasciare praterie a Salvini. Con Emiliano e Orlando tornerebbe il vecchio centrosinistra». Gennaccaro tiene anche a esprimere solidarietà a Caramaschi «Legittima la sua assenza, dato che rappresenta una coalizione e non il Pd — osserva —. Sta lavorando bene per la città, continui così».