«Ostetrica, un lavoro polivalente da valorizzare»
Venerdì la Giornata internazionale. Di Bella: occorre migliorare la formazione
BOLZANO Accompagnano i bambini nella prima fase della vita, fanno consulenza a ragazze e ragazzi durante la pubertà, sono competenti in ambito di sessualità e contraccezione, nonché alleate dei futuri genitori durante la gravidanza. E ancora: sostengono le donne durante e dopo il parto, le accompagnano durante l’allattamento, coinvolgono i padri e sanno dare tanti consigli.
I compiti delle ostetriche sono molteplici, ma purtroppo non sempre molto conosciuti: per questo motivo, il loro Collegio professionale altoatesino ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione, partita ieri, che, tramite manifesti, incontri e social network, possa fare capire al meglio alla popolazione l’importanza del loro ruolo.
«L’ostetrica fino a qualche tempo fa, in un paese, era la figura più importante dopo il prete e la maestra — spiega la presidente del Collegio, Astrid Di Bella — oggi, invece, viene vista solo come la persona di riferimento durante il parto. Quello che non si sa è che abbiamo molti più compiti: siamo responsabili dell’educazione sessuale, possiamo essere persone di riferimento per la menopausa, per quanto riguarda la prevenzione del cancro nella sfera femminile. Con questa campagna, vogliamo fare vedere tutto questo e fare capire che, se una donna ha accanto un’ostetrica durante il parto, riesce a “tirare fuori il meglio di sé”, che poi è lo slogan scelto per la nostra campagna».
In Alto Adige lavorano attualmente 209 ostetriche che fanno nascere circa 5.000 bambini l’anno: l’1% dei parti avviene in casa, ma il numero di ostetriche libere professioniste è in aumento: «Così come aumentano le donne che vogliono un’ostetrica accanto durante tutto il periodo di gestazione — prosegue Di Bella — una libera professionista non fa solo partorire in casa, ma può anche accompagnare in ospedale la futura mamma per starle accanto nel momento del travaglio». Tra le criticità, la formazione: «Qui da noi parte ogni tre anni — aggiunge la presidente — per cui ci sono ragazze che vorrebbero intraprendere questa strada ma poi, per non lasciare la provincia, fanno altro».
La campagna si articolerà tramite manifesti, esposti su tutto il territorio, un flashmob in occasione della Giornata internazionale dell’ostetrica, il 5 maggio, e la partecipazione all’iniziativa #Perfarsentirelatuavoce, con cui si invitano donne e uomini, padri, madri e giovani a raccontare su Facebook, Twitter e Instagram le loro esperienze con l’ostetrica. La raccolta dei post e degli annunci si potranno poi trovare sul sito grazie.ostetriche.bz.it.