Valente: la dignità va rimessa al centro
Il direttore Caritas: cambiamo rotta
BOLZANO «Eviterei semplificazioni: una rissa non è un automatismo del dormire per strada. Una cosa, però, è certa: la correlazione tra le due circostanze esiste eccome. La mancata accoglienza, il non fornire condizioni dignitose può portare a episodi del genere». Paolo Valente, direttore della Caritas altoatesina, non ha dubbi: «Non accogliere le persone per evitare che il flusso aumenti è un ragionamento miope. Il compito di tutti noi è fare che in modo che le persone vivano in maniera dignitosa, e questo a prescindere dall’avere qualche persona in più o in meno sul nostro territorio. Se qualcuno sceglie di venire da noi, questo innanzi tutto è indice di benessere, vuol dire che stiamo probabilmente meglio degli altri».
Occorre, dunque, un cambio di prospettiva: «Basta ragionare nel timore di perdere consenso. Non è una strategia che paga». Valente individua poi uno dei problemi centrali nella «mancanza di servizi per un’accoglienza di bassa soglia, previsti invece in tante altre province d’Italia, inclusa la vicina Trento».
Sulla presunta causa scatenante della rissa, ossia la contesa di uno spazio riparato, Valente commenta: «Se mi trovo a dover dormire per strada quando piove, ogni millimetro di spazio in più al coperto diventa prezioso. Anche per questo dico che qualche intervento per mettere a punto un’accoglienza di bassa soglia sarebbe necessario, vista la situazione creatasi in città».
Il direttore della Caritas altoatesina guarda anche alla situazione dell’ex Alimarket, dove pochi giorni fa si sono verificate altre due risse: «Avere un tetto è sempre meglio che non averlo, ma non è solo garantendo un posto letto al coperto che garantisce una sistemazione dignitosa».
Valente ribadisce: «Non sono d’accordo con gli automatismi, ma la situazione è sotto gli occhi di tutti, è c’è senza dubbio un legame tra le decine di persone messe in strada ed episodi come quello avvenuto in piazza Magnago».