Abusi sulle donne «In sei casi su dieci il persecutore è il convivente»
BOLZANO La casistica non è diversa da quella registrata in altre realtà. Ma non per questo i dati reali che arrivano dai centri anti-violenza bolzanini sono meno impressionanti. In quasi sei casi su dieci, l’autore dei maltrattamenti è il marito o convivente. E cresce anche la percentuale (dall’8 al 24% in n anno) dei casi in cui la violenza è esercitata dall’ex partner.
Le cifre del fenomeno sono state presentate ieri in municipio dalle responsabili delle strutture protette in città (Gabriella Kustatscher per la Gea, Josefine Nicolussi Leck Waldner e Martha Ebner per la Haus der geschützen Wohnungen). Spunto per una riflessione sul fenomeno, la firma di un nuovo protocollo di collaborazione tra le due strutture gestite dalle associazioni e i distretti sociali di Assb. Presenti anche gli assessori Sandro Repetto e Marialaura Lorenzini, oltre ai dirigenti comunali Carlo Alberto Librera, Licia Manzardo, Stefano Santoro e Michela Trentini (Azienda sociale). Obiettivo del documento, aggiornare le modalità operative: tra queste, la suddivisione dei casi tra i cinque distretti non seguirà più l’indirizzo della casa protetta cui si è rivolta la donna in difficoltà, ma la residenza di quest’ultima.
Nell’occasione sono stati riportati alcuni dati. Nel 2015 il servizio «Casa delle donne» di Bolzano ha seguito nelle due strutture 53 donne e 68 figli. Le donne che si sono rivolte ai centri nello stesso anno sono state 215, di cui 66 già in carico