Ferrovia, anniversario oltre le barriere
Celebrati i 150 anni. Zurlo (Bbt): «La politica non separi ciò che il tunnel unisce»
Tante autorità transfrontaliere sulla ferrovia del Brennero per celebrare i 150 anni della linea. Intenso l’intervento di Zurlo, amministratore della parte italiana della Bbt: «Ai politici rivolgo una richiesta: che nessuno pensi di separare in superficie ciò che, faticosamente, i minatori e gli ingegneri stanno riunendo in sotterraneo nel tunnel del Brennero». Autorità ed invitati — in tutto circa 400 persone — hanno viaggiato da Innsbruck a Vipiteno.
«Ai politici rivolgo una richiesta: che nessuno pensi di separare in superficie ciò che, faticosamente, i minatori e gli ingegneri stanno riunendo in sotterraneo». Con questo chiaro riferimento ai ripetuti annunci di un’intensificazione dei controlli al confine (per limitare l’arrivo di profughi), l’ingegner Raffaele Zurlo, amministratore di parte italiana della società Bbt Se, incaricata di realizzare la galleria di base del Brennero, ha concluso ieri il suo intervento di saluto alla cerimonia di celebrazione dei 150 anni della ferrovia tra Bolzano e Innsbruck, svoltasi ieri in due tappe: prima nella stazione del capoluogo tirolese e successivamente al Forte di Fortezza.
Autorità ed invitati — in tutto circa 400 persone, tra rappresentanti di istituzioni e associazioni — hanno viaggiato da Innsbruck a Vipiteno su un «Railjet» delle ferrovie Öbb (si tratta del treno più moderno e veloce della flotta austriaca), che per la prima volta ha attraversato il Brennero. Particolarmente apprezzata e suggestiva è stata la seconda parte del viaggio, tra Vipiteno e lo scalo ferroviario militare presso il Forte di Fortezza: i partecipanti hanno potuto viaggiare su un convoglio storico composto da carrozze degli anni Trenta e trainato dalla «regina» delle locomotive a vapore, la «685» della Fondazione Fs, costruita nel 1920 dalla Breda e ancora perfettamente funzionante (velocità limitata ai 50 km orari per motivi di sicurezza, anche se la locomotiva potrebbe facilmente superare i cento all’ora).
Nella prima parte della cerimonia, ad Innsbruck, sono stati accolti da Schützen e banda musicale, il governatore del Tirolo Günther Platter, il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, e il presidente del cda delle ferrovie Öbb, Andreas Matthä. I due governatori, dal palco allestito al binario 1 della stazione, hanno entrambi sottolineato l’importanza storica della linea del Brennero: «Con la realizzazione di questa infrastruttura, per la prima volta l’Europa è diventata realtà percepibile, un secolo prima della creazione della Comunità europea». Un concetto, questo, che è stato più volte ribadito, anche in riferimento al tunnel del Brennero.
«Il futuro sarà positivo, perché la ferrovia è il futuro — ha affermato Kompatscher — Oggi ricordiamo il primo viaggio in treno da Innsbruck a Bolzano, che durò addirittura 6 ore, mentre quando il tunnel di base sarà terminato potremmo raggiungere i due capoluoghi in soli 45 minuti. Il tunnel, come anche le necessarie misure di politica dei trasporti, permetteranno non solo di velocizzare i collegamenti ma anche di incentivare il trasferimento delle merci su rotaia, migliorando quindi l’ambiente e la qualità della vita in Valle Isarco». Come ricordato da Zurlo, i lavori per il tunnel proseguono secondo programma: «Abbiamo realizzato 75 chilometri dei circa 200 chilometri di scavi. Sul versante italiano abbiamo ultimato l’affidamento di tutti i lotti riguardanti le opere civili, mentre in Austria ne mancano ancora un paio. Poi ci saranno, a partire dal 2024, i lotti per le opere tecnologiche, dai binari ai sistemi di elettrificazione. L’inaugurazione del tunnel è prevista per il 2027».
Sia Kompatscher che Platter, riferendosi alla complessa opera di realizzazione del tunnel (sarà la più lunga galleria ferroviaria del mondo), hanno ricordato: «Anche in occasione della realizzazione della linea, 150 anni fa, ci furono delle perplessità da parte della popolazione, ma poi la ferrovia, realizzata con spirito pioneristico, ha portato benessere e progresso. Anche il tunnel del Brennero è stato accompagnato da qualche critica ma alla fine sarà una scommessa vinta, perché risolverà il problema dell’inquinamento del trasporto merci su gomma attraverso il Brennero».
Kompatscher ha anche ricordato che in Alto Adige si sta lavorando per potenziare la rete ferroviaria in modo da arrivare «a corse cadenzate di 30 minuti sul territorio e di 15 minuti tra le città», grazie alla collaborazione con Rete ferroviaria italiana, il gestore della rete nazionale.
E proprio l’amministratore di Rfi, Maurizio Gentile, ha concluso con un simpatico auspicio: «Facciamo in modo che chi festeggerà, tra 150 anni, l’anniversario del tunnel del Brennero, potrà dire che siamo stati bravi a realizzarlo, così come noi, oggi, stiamo apprezzando il lavoro di quest’opera inaugurata nel 1867».
L’appello Zurlo (Bbt): i politici non dividano in superficie ciò che la galleria sta unendo sottoterra