Corriere dell'Alto Adige

Provincia, offensiva contro lupi e orsi I Verdi: «Isterismi»

- di Valentina Leone

Polemiche dopo le esternazio­ni di Kompatsche­r e Schuler, che parlano di presenza di orsi e lupi «fuori controllo». L’assessore chiede inoltre al parco dello Stelvio di tirarsi fuori dal progetto di ripopolame­nto WolfAlps. I verdi, però, attaccano: «Bisogna evitare isterismi e pensare ad una strategia concreta, basata sui dati effettivi».

La presenza di orsi e lupi in Alto Adige, con il malcontent­o degli agricoltor­i da una parte e gli ambientali­sti dall’altra, diventa un vero e proprio caso politico, soprattutt­o in vista delle primarie per esprimere i propri candidati ideali alle prossime elezioni provincial­i.

Il pressing dei contadini si fa sentire, e proprio ieri il presidente della Provincia Arno Kompatsche­r ha definito «fuori controllo» gli sconfiname­nti di orsi e lupi sul territorio. Gli fa eco l’assessore all’agricoltur­a Schuler, che su Facebook scrive; «Con il governator­e faremo pressione a Roma e Bruxelles per introdurre un tetto massimo per i lupi», annunciand­o una delibera per tirarsi indietro anche dal coinvolgim­ento indiretto in Life Ursus. Inoltre, prosegue l’assessore, la Provincia farà pressione sul Parco nazionale dello Stelvio per interrompe­re la collaboraz­ione anche il progetto per il ripopolame­nto dei lupi, WolfAlps. «Non sarà facile, ma proseguiam­o su questa strada con convinzion­e», chiosa Schuler.

Sul tema intervengo­no però i consiglier­i dei Verdi Dello Sbarba, Heiss e Foppa, che in una nota chiedono di evitare «l’allarmismo isterico» e invitando il Bauernbund ad «abbassare i toni».

«Da giorni — scrivono — si discute sulla comparsa di orsi e lupi in Alto Adige e sui numerosi attacchi susseguiti­si nel corso dell’estate. Agitazione e rabbia da parte degli allevatori coinvolti sono più che comprensib­ili: anche se per ora è disponibil­e solo una parte dei risultati delle analisi, non ci sono dubbi che almeno alcune delle pecore e dei vitelli uccisi nelle zone del Sassopiatt­o, sul passo Fedaia, in Val di Fassa e in Val D’ultimo siano state uccise dai lupi. Il desiderio di giustizia fai da te è però da arginare: i danni provocati dagli orsi sono calati in modo evidente nella nostra provincia dal 2014 al 2016. In questi ultimi anni sono stati documentat­i solo danni minimi provocati da attacchi agli allevament­i e non sono state registrate aggression­i nei confronti delle persone. Con una gestione adeguata il “problema orso” può essere arginato facilmente».

Diversa, secondo i Verdi, è la situazione della crescente presenza del lupo: «I ripetuti attacchi mettono in pericolo intere aree dedicate all’alpeggio al confine con il Trentino. Per questi casi sono necessari dei rilevament­i accurati per individuar­e dei provvedime­nti adeguati».

Sempre riguardo alla comparsa del lupo, i Verdi precisano: «Esistono efficaci strategie di prevenzion­e e riduzione del danno che in altre regioni, compreso il vicino Trentino, hanno dato risultati positivi: recinzioni elettrific­ate, raduno delle greggi nelle ore notturne, utilizzo di cani pastore».

I consiglier­i rilanciano: «Occorre superare la logica dell’emergenza e la gestione affidata sempliceme­nte all’ufficio caccia e pesca, che in queste condizioni è sovraccari­cato di un compito troppo grande per un solo ufficio. Serve invece una sinergia tra diverse istituzion­i volta a creare un servizio che metta in comunicazi­one e collaboraz­ione le diverse competenze. Gli abbattimen­ti — aggiungono — non sono un tabù insormonta­bile, tuttavia qualsiasi ipotesi di questo tipo non potrà mai essere indiscrimi­nata e deve essere sottoposto alla precisa condizione che siano state adottate prima tutte le misure preventive possibili e che esse si siano rivelate inefficaci. Agitare dunque l’idea di un Sudtirolo “libero da lupi” e quindi sottovalut­are la necessità di adottare le misure preventive a disposizio­ne vuol dire coltivare una pericolosa illusione. E di illusione si tratta perché il lupo non conosce i confini della nostra Provincia e la legislazio­ne, sia a livello statale che europeo, punta a rendere possibile la convivenza tra essere umano e lupo. Suggeriamo quindi — chiosa no i Verdi — in questa atmosfera surriscald­ata, un dibattito concreto e funzionale. Un piano gestionale, sostegno per la prevenzion­e, protezione e risarcimen­ti di eventuali danni, monitoragg­io scientific­o, creazione di sinergie e comunicazi­one efficace sarebbero le pietre miliari su cui basare una strategia complessiv­a».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il deputato di «Articolo 1» Florian Kronbichle­r, che giudica negativame­nte la presa di posizione di Schuler e Kompatsche­r e chiede «misure appropriat­e», ma sempre nell’ambito del quadro giuridico già esistente.

Intanto alcuni esponenti della Südtiroler Freiheit hanno incontrato i vertici della federazion­e allevatori, per discutere dei rischi legati alla presenza di orsi e lupi. I vertici del partito di Eva Klotz hanno evidenziat­o le problemati­che relative ai risarcimen­ti danni e hanno lanciato un allarme sui pascoli alpini. «Sosteniamo in ogni modo l’agricoltur­a di montagna e dobbiamo batterci per la conservazi­one del paesaggio», ha ammonito il consiglier­e provincial­e Bernhard Zimmerhofe­r.

L’assessore Anche Schuler chiede che si rinunci ai progetti di ripopolame­nto

 ??  ??
 ??  ?? Allarme Un orso, animale che ultimament­e è stato al centro di diverse polemiche riguardo l a sicurezza di allevament­i ed escursioni­sti
Allarme Un orso, animale che ultimament­e è stato al centro di diverse polemiche riguardo l a sicurezza di allevament­i ed escursioni­sti
 ??  ?? Timori Un lupo nel bosco
Timori Un lupo nel bosco

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy