Il Garante dà l’ok all’alleanza Strabag-Signa
Il Garante per la concorrenza dà l’ok. La società controlla Rem Italia con sede a Bolzano
La fondazione di famiglia dell’imprenditore Hans Peter Haselsteiner ha acquistato il 25,1% della Signa Development di René Benko. Lunedì il via libera dell’Autorità per la concorrenza austriaca.
L’Autorità Garante per la concorrenza austriaca (Bwb) ha dato l’ok all’acquisto da parte della fondazione di famiglia del costruttore bolzanino d’adozione Hans Peter Haselteiner del 25,1% della Signa Development Selection Ag di René Benko. Il patron della Strabag, da tempo residente a Bolzano dove fa parte anche della Fondazione Museion, rafforza così il proprio legame con il tycoon nordtirolese, con il quale condivide impegno economico e interesse nei confronti dell’operazione «Walther Park» di via Alto Adige. Pur non avendo legami diretti con l’operazione immobiliare altoatesina, la Signa Development Selection Ag controlla — attraverso la Signa Real Estate Gmbh — un’ulteriore società benkiana, la Signa Rem Italia con sede in piazza Walther 22 (al medesimo indirizzo dell’Immobiliare Oberrauch). Creata ad aprile con un capitale sociale di 40.000 euro per esercitare «attività di locazione immobiliare di beni propri» (non è escluso che si tratti di una società veicolo per la vendita degli immobili residenziali di nuova costruzione in città da parte dell’imprenditore nordtirolese), la società vede ora entrare in gioco, seppure indirettamente, anche Haselsteiner.
La fondazione privata della famiglia Haselsteiner ha effettuato l’acquisizione attraverso la Signa Core Holding con sede a Vienna, dopo che alcuni anni fa aveva già fatto propria una partecipazione alla Signa Prime Selection. La Signa Development è stata creata nel 2014 per mettere a punto due progetti immobiliari nella capitale austriaca ma nel corso degli anni ha sviluppato nuovi ambiti di interesse.
Il patron della Strabag intanto ieri ha reso noti i risultati del bilancio semestrale della propria attività principale. Numeri che fanno sorridere, poiché la società quotata in Borsa ha totalizzato nella prima metà del 2017 un incremento del 10% dell’utile — che si attesta a 6,3 miliardi di euro — e del 7% rispetto al 30 giugno dello scorso anno delle commesse, che hanno raggiunto ora quota 16,5 miliardi di euro, raggiungendo nuovamente un «livello record» sottolineano dall’azienda. L’utile consolidato ha invece registrato un incremento lievemente inferiore, pari al 6%, attestandosi a 5,6 miliardi di euro. I dati hanno spinto inoltre l’azienda a ritoccare al rialzo le previsioni per l’anno in corso: per la fine del 2017 la stima parla di un margine EBIT del 3%. Oltre nuovi importanti appalti pubblici
Scenario positivo Dati semestrali record per la Strabag Utile a 6,3 miliardi, più 7% per le commesse
— come quello per la costruzione di alcuni lotti del Bbt — l’analisi dei dati addebita l’incremento delle prestazioni aziendali a incarichi ottenuti dall’industria in Germania, Austria, Polonia, Slovacchia e Ungheria, Paesi dove nel corso del 2016 la società ha raccolto il 75% del fatturato.