Corriere dell'Alto Adige

Teatro Stabile, stagione frizzante Partenza con Eco

Cartellone Fra i protagonis­ti Marcorè, Paolini, Orlando, Haber, Zingaretti Il direttore Zambaldi: «Vogliamo essere punto di riferiment­o per la comunità»

- di riceviment­o Massimilia­no Boschi

La stagione «pink rock» del Teatro Stabile prenderà il via il 5 ottobre e, almeno ufficialme­nte, terminerà il 27 maggio. In mezzo dodici spettacoli di Grande Prosa e cinque di Altri percorsi. «Qui e ora» è lo slogan scelto per il lancio della stagione e campeggia anche su un enorme manifesto rosa appeso alle alte pareti del teatro Comunale. Parole e colori che servono a confermare l’idea che per lo Stabile di Bolzano il «futuro è adesso» e che già il presente è roseo.

Descrivere gli spettacoli proposti in ordine cronologic­o porterebbe banalità dove non ce n’è, meglio far decidere al caso: il dito fatto cadere sul calendario si ferma sul mese di dicembre e tanto vale partire da lì. Il 7 arriverà a Bolzano Fabrizio Bentivogli­o ne L’ora

(di Stefano Massini, regia di Michele Placido) e una settimana dopo, il 14, verrà sostituito da Silvio Orlando in Lacci di Domenico Starnone.

Il 2018 inizierà con un “kolossal” prodotto da tre Teatri Stabili: Torino, Genova e Veneto: Il nome della rosa tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco e adattato al teatro da Massini. Il 25 gennaio spazio al teatro di narrazione di Marco Paolini con Le avventure di Numero Primo e il primo febbraio al Vangelo secondo Pippo Delbono.

Nel frattempo saranno partiti gli spettacoli di Altri percorsi: Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata (30 gennaio), Pedigree di Babilonia Teatri (1 febbraio), Animali da Bar della Carrozzeri­a Orfeo (6 febbraio), 7-14-21-28 di e con Antonio Rezza (8 febbraio) e La sirena con Luca Zingaretti in uno spettacolo tratto dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (10 e 11 febbraio).

Da marzo a maggio ancora quattro spettacoli: Il padre di Florian Zeller con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere, Intrigo e amore di Friedrich Schiller (regia di Marco Sciaccalug­a), Quello che non ho con Neri Marcorè e una sorpresa: Wordbox, legittimis­simo e “democratic­o” figlio dei “trailer” che apriranno la stagione. Una “zambaldata” doc di cui parliamo qui sotto.

Ma saranno prodotti dal Teatro Stabile anche Il senso della vita di Emma scritto, diretto e interpreta­to da Fausto Paradivino insieme alla Compagnia regionale 2017 (dal 16 novembre al Teatro Studio – prodotto anche dal Santa Chiara e dal Coordiname­nto teatrale Trentino) e Questa sera si recita a soggetto (dal 9 novembre) a cui Walter Zambaldi ha dedicato qualche parola in più: «È uno spettacolo di teatro nel teatro, un tema che abbiamo approfondi­to nei due anni passati e che rompe ogni eventuale diffidenza nei confronti del teatro. Un capolavoro di caos organizzat­o che sarà portato in scena da Marco Bernardi con trenta attori come prescritto da Luigi Pirandello».

Per chiudere, il direttore dello Stabile ha aggiunto due parole sulle stagioni dei prossimi anni: «Stiamo lavorando per avvicinarc­i nel migliore dei modi al 2020, quando il Teatro Stabile compirà cinquant’anni. A ispirarci, una passione che ci spinge a cercare una profondità lontana dal chiacchier­iccio che ci circonda e la volontà di continuare ad essere un punto di riferiment­o per la comunità».

 ??  ??
 ??  ?? Teatro canzone Neri Marcorè sarà in scena dal 5 all’8 aprile 2018
Teatro canzone Neri Marcorè sarà in scena dal 5 all’8 aprile 2018

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy