Museion, parte la rivoluzione
Il consiglio di amministrazione sarà ridotto: cinque membri. Si chiude l’era Ragaglia
Svolta nella storia di Museion: oltre a due cambi della guardia nel consiglio di amministrazione della Fondazione con l’abbandono di Heinz Peter Hager e Antonio Lampis, anche la direttrice Maria Letizia Ragaglia, dopo undici anni di reggenza, concluderà il proprio mandato nel maggio 2019. Nuova bando previsto per l’estate.
BOLZANO È una vera e propria svolta nella storia di Museion quella che l’istituzione artistica altoatesina si appresta ad affrontare nei prossimi mesi. Ma i cambiamenti sono già iniziati sin d’ora, con due cambi della guardia nel consiglio di amministrazione della Fondazione. A Heinz Peter Hager e Antonio Lampis — il primo per dedicarsi ad altri interessi, pur rimanendo nell’Associazione Museion, il secondo perché trasferitosi a Roma dove ieri, primo settembre, ha iniziato materialmente a lavorare alla direzione dei musei italiani presso il ministero — sono subentrati rispettivamente il banchiere e collezionista d’arte Josef Prader, patron della Prader Bank, e Marisa Giurdanella, direttrice della ripartizione provinciale Cultura Italiana.
«Da anni coltivo l’interesse per l’arte contemporanea e ora spero di poter dare il mio contributo a questa istituzione così importante per la cultura della nostra provincia» ha commentato Prader, che sul fronte operativo auspica «che continui l’ottimo lavoro di squadra che finora ha visto collaborare direzione e presidenza della Fondazione». Dopo vent’anni in Fondazione Hager ha inteso infatti lasciare l’impegno in prima linea ad altri: «Giusto cambiare» ha commentato. Durante l’autunno che si approssima i sette componenti della Fondazione si metteranno all’opera per riscrivere lo statuto dell’istituzione. In forza delle norme nazionali e provinciali sulla riduzione dei componenti dei cda, anche Fondazione Museion dovrà infatti andare incontro a una cura dimagrante, passando da sette a cinque componenti, che potrebbero salire a sei se verrà inserito anche un rappresentante della componente etnica ladina. Non è ancora chiaro però quali enti fra Provincia e Associazione nola mineranno quali e quanti componenti e proprio per questo si attendono indicazioni a breve dall’assessorato provinciale di Philipp Achammer. La scadenza del cda in carica è fissata al prossimo 2 febbraio, ma entro quella data il nuovo statuto dovrà essere già pronto per poter procedere immediatamente alle nuove nomine. Incerto il futuro della presidenza della Fondazione, attualmente in capo a Marion Piffer Prader, espressione sia della Provincia che dell’Associazione. Non è chiaro se il nuovo cda la vedrà ancora al timone oppure no. Il cambiamento più importante però è quello che riguarderà la direzione. Entro la prossima estate verrà infatti pubblicato il bando per selezionare il successore o la succeditrice di Maria Letizia Ragaglia, che a maggio 2019 concluderà dopo undici anni il proprio incarico come direttrice del Museion.
Ragaglia fu nominata dalla giunta provinciale alla guida ad interim della galleria d’arte contemporanea bolzanina nell’autunno del 2008, dopo il licenziamento della vincitrice del bando Corinne Diserens, allontanata dalla Fondazione per l’infausta esposizione del- rana crocifissa di Martin Kippenberger. Due anni dopo Ragaglia vinse il concorso internazionale bandito per trovare un nuovo direttore o una nuova direttrice. Dopo un primo incarico quadriennale la Fondazione la confermò al suo posto per altri quattro anni. Da statuto, tuttavia, dopo due volte il mandato non è più rinnovabile e dunque per Ragaglia ora si aprono altri orizzonti, mentre per Museion si profila dopo oltre dieci anni un cambio di timoniere di non poco momento.
Il banchiere Da tempo coltivo la passione per l’arte, spero di poter continuare il lavoro di squadra condotto sin qui