Asl, bilinguismo zoppicante Stocker impone un ispettore L’
Stocker: «Il diritto dei pazienti va assicurato»
assessora alla sanità Martha Stocker impone all’Asl di nominare un ispettore che faccia da garante per tutte le questioni linguistiche all’interno dell’Asl: «Il diritto all’uso della madrelingua va garantito» mette in chiaro l’assessora smentendo però che si tratta di una mossa contro il management dell’Asl. «Non c’è nessuno scontro con Schael, ognuno fa la sua parte».
BOLZANO L’assessora alla sanità Martha Stocker punta i piedi sul bilinguismo negli ospedali e impone all’Asl di nominare un ispettore che faccia da garante per tutte le questioni linguistiche all’interno dell’azienda sanitaria. «Il diritto all’uso della madrelingua va garantito» mette in chiaro l’assessora smentendo però che si tratta di una mossa contro il management dell’Asl. «Non c’è nessuno scontro con Schael, ognuno fa la sua parte» taglia corto l’assessora.
Rispetto del bilinguismo, proporzionale e tutela della salute sono difficili da conciliare. Proprio il bilinguismo infatti è il principale ostacolo al reclutamento di nuovi medici che, già di per sè scarseggiano. Ora che l’Azienda ha iniziato ad organizzare selezioni senza l’obbligo del patentino i medici, come per magia, si trovano. Solo che la stragrande maggioranza dei nuovi arrivati è di lingua italiana. L’Asl fa loro contratti di due anni con l’impegno ad imparare il tedesco, conditio sine qua non per essere confermati a tempo indeterminato.
In ogni caso, complici le ultime assunzioni, il bilancino della proporzionale si è spostato a favore degli italiani che ora risultano sovra rappresentati. La cosa non è piaciuta nè alla destra tedesca, sempre attenta a segnalare ogni minimo scostamento, nè ai settori più intransigenti della Svp che hanno invitato l’assessora a prendere provvedimenti per evitare che l’opposizione strumentalizzi la cosa. Il primo passo dunque sarà la nomina di un garante che controlli il rispetto del bilinguismo a tutti i livelli.
«Non posso dire se le segnalazioni per il mancato rispetto del bilinguismo siano aumentate nell’ultimo periodo. Di certo — commenta Stocker — nonostante gli sforzi dell’Asl, che ha fatto del suo meglio, la situazione non è migliorata». Da qui la decisione di nominare un delegato che vigili sul rispetto del bilinguismo.
«L’aspetto più importante — prosegue l’assessora — è il diritto dei pazienti ad esprimersi nella loro madrelingua con medici e infermieri. Oltre a ciò vi sono numerosi altri ambiti nei quali si deve fare particolare attenzione all’utilizzo della lingua come, ad esempio, la stesura dei referti, dei documenti, la segnaletica interna alle strutture pubbliche ed i cartellini indossati dal personale sanitario. Si tratta, in primo luogo, di garantire un diritto fondamentale degli utenti che riguarda anche l’immagine dell’Azienda» insiste l’assessora sottolineando che proprio questo sarà il principale compito del nuovo garante.
«Serve una persona a cui gli utenti possano rivolgersi direttamente, che sia sensibile a queste tematiche e che — chiarisce ancora l’assessora — diventi il garante del diritto all’uso della madrelingua all’interno del nostro sistema sanitario».
Nel corso dell’ultimo incontro con i vertici aziendali, l’assessora ha posto il problema chiedendo la nomina di un apposito delegato. Ora tocca al direttore generale Thomas Schael provvedere.
L’annuncio della nomina ha il sapore di una sonora bacchettata al vertice dell’Azienda e non fa altro che rafforzare le voci sui dissapori esistenti tra l’assessora e il direttore generale. Indiscrezioni che però la stessa Stocker prova a mettere a tacere. «Non c’è alcuno scontro con Schael. Ognuno di noi fa la sua parte» conclude l’assessora gettando acqua sul fuoco.