Un palco made in Italy
Teatro Presentata la stagione 2017/2018 del S. Chiara. Venti i titoli in cartellone Il fil rouge sarà la letteratura italiana del Novecento e contemporanea
Trento alza il sipario: dopo la presentazione della stagione di prosa del Teatro Stabile di Bolzano, anche il Centro Santa Chiara rivela gli spettacoli che accompagneranno il pubblico da ottobre ad aprile. Venti titoli, 10 per la stagione «Grande Prosa», dislocata tra il Teatro Cuminetti e il Teatro Sociale, e altrettanti per la selezione «Altre Tendenze» suddivisa tra il Teatro Sociale di Trento e l’Auditorium Melotti di Rovereto, più una speciale «bonus track» a ingresso gratuito rappresentata da un’installazione ideata da Filippo Andreatta, co-curatore del Festival Drodesera di Centrale Fies (Auditorium Melotti, 29 novembre – 3 dicembre). Una programmazione che, come ha affermato il direttore Francesco Nardelli, rappresenta un ideale mix delle precedenti stagioni: «Se due anni fa ci siamo concentrati sull’apertura verso il pubblico con la presenza di artisti di chiara fama e la scorsa stagione abbiamo puntato l’attenzione sul grande teatro italiano, nella programmazione dei prossimi mesi questi due elementi si uniscono, seguendo un ideale fil rouge attraverso la letteratura italiana contemporanea e del ’900». Chiarissima la volontà di proporre al pubblico trentino un’interessante panoramica di ciò che può essere la drammaturgia teatrale, superando lo statico stereotipo «Shakespeare, Molière e Goldoni».
Un grande classico, a essere sinceri, c’è, ma si tratta di una pietra miliare del teatro e di uno dei testi di maggiore rottura di tutto il ’900 italiano: Questa sera si recita a soggetto di Pirandello andrà in scena per la regia di Marco Bernardi dal 16 al 19 novembre, seguendo di poco l’apertura di stagione affidata alla prima assoluta del nuovo testo di Fausto Paravidino Il senso della vita di Emma, (31 ottobre – 12 novembre) interpretato dallo stesso Paravidino e dagli attori selezionati della Compagnia regionale 2017. La programmazione della «Grande Prosa» proseguirà con il gradito ritorno di Marco Paolini e presenze di grande rilievo quali Moni Ovadia, Alessandro Haber, Lucia Poli, Gabriele Vacis, per testi di Andrea Camilleri, Aldo Palazzeschi, Alessandro Baricco, Stefano Massini (ispirato a Umberto Eco) e molti altri.
Ma l’attenzione va rivolta particolarmente al programma «Altre Tendenze», che ha il gran pregio di portare in regione spettacoli che nel resto d’Italia riempiono i teatri per settimane. Primi fra tutti Antonio Latella, neo direttore della Biennale Teatro di Venezia, con lo spettacolo Ma di Linda Dalisi ispirato alla vita di Pier Paolo Pasolini (17 aprile) e Emma Dante, la grande signora del teatro siciliano che con Bestie di scena mette a nudo i suoi attori in un’estenuante prova fisica (28 marzo).
La compagnia veneta Anagoor presenterà Socrate il sopravvissuto, spettacolo imperdibile per chiunque abbia a cuore la tematica dell’istruzione e della filosofia (11 gennaio), mentre Tindaro Granata sarà sul palco con il pluripremiato Geppetto e Geppetto: la parabola dell’amore di due uomini che vogliono diventare padri e di un figlio che cerca la sua identità (31 gennaio). E ancora, il teatro di narrazione di Ascanio Celestini torna a indagare il mondo degli «ultimi» con Pueblo (23 novembre), e quello di Mario Perrotta renderà omaggio ai caduti della Grande Guerra con Milite Ignoto (18 gennaio).
Inoltre, un’interessante valorizzazione dei talenti locali: le compagnie TrentoSpettacoli e Evoè! Teatro si confronteranno con la drammaturgia di Roberto Cavosi in Teatro – Giornale, un insolito spettacolo itinerante in quattro quadri (20 aprile).