The Niro, «in Trentino sono tra amici»
Davide Combusti suonerà questa sera al Babarum di Volano. Nuovo album in primavera
Il cantautore più cinematografico d’Italia torna in Trentino a distanza di quasi due anni dall’ultima apparizione. The Niro sarà stasera di scena al Babarum di Volano (ore 21) per presentare in acustico alcune anticipazioni del nuovo album di inediti, in uscita nei primi mesi del 2018.
Il musicista romano, al secolo Davide Combusti, in arte The Niro in omaggio alla passione per il cinema e per le colonne sonore, sta lavorando in studio per dare gli ultimi ritocchi al seguito di 1969 (2014), primo disco scritto interamente in italiano dopo i primi tre album in inglese The Niro (2008), Best Wishes (2010) e The Ship (2012). La partecipazione tra i giovani a Sanremo nel 2014 con il brano 1969 lo ha rivelato a un pubblico più ampio, ma le sue indubbie qualità erano già evidenti fin dagli esordi anche in virtù di un timbro vocale assai particolare. Ne abbiamo parlato con lo stesso artista, raggiunto telefonicamente a Roma nel corso delle registrazioni del nuovo album. L’ingresso al concerto è libero con tessera.
In che direzione andrà il nuovo album? La scelta dell’italiano per i testi è ormai definitiva?
«Manterrà sicuramente l’introspettività di quelli precedenti, anche perché proprio non riesco a scrivere di cose che non mi riguardano direttamente. A livello musicale credo sia il mio disco più maturo: ho cercato di essere più lineare pur mantenendo la passione per i tempi dispari. I testi sono tutti in italiano e rispetto al mio modo di essere criptico sono probabilmente più diretti e senza filtri. Il disco sarebbe dovuto uscire a settembre ma purtroppo la morte di Gianluca Vaccaro, che ha lavorato con me fin dal mio primo concerto, ha fatto slittare i tempi di produzione e quindi si andrà a febbraio o marzo del prossimo anno».
Che repertorio presenterà in questa occasione?
«In scaletta ci saranno diversi brani nuovi che presenterò in anteprima, mescolandoli a quelli già noti. Poi suonerò anche qualcosa tratto dal progetto «Nowhere»: la colonna sonora di un film che ancora non c’è che parla di un giovane mod che ha il potere di distruggere tutto ciò che tocca.
A ottobre partirà ufficialmente il tour assieme al violoncellista Mattia Boschi: sono diciotto brani in inglese, di cui otto inediti, che si basano sul mio secondo disco «Best Wishes».
Che rapporto la lega al Trentino?
«Nel 2010 suonai a Folgaria a una Festa dell’Unità e lì ho conosciuto una ragazza che poi ha cominciato a organizzarmi concerti da queste parti. Ricordo in particolare un concerto nel 2011 a Malga Valli con tanta gente ed entusiasmo. Quando vengo dalle parti di Rovereto ho sempre la sensazione di tornare tra amici».