Corriere dell'Alto Adige

Busoni, sui social c’è già una vittoria Video e streaming con molto seguito

- Giancarlo Riccio

C’è vita sul pianeta Venere? Nevicherà a Merano, sul sagrato del duomo, nel pomeriggio del prossimo 24 dicembre? E chi vincerà il Busoni? Proviamo a rispondere all’interrogat­ivo decisament­e più complesso e concentria­moci dunque sul concorso pianistico di Bolzano. Ieri sera, al termine della finalissim­a, la giuria ha decretato i vincitori e dunque sappiamo come è andata. Si sono affrontati i tre finalisti che hanno saputo miscelare meglio tecnica e cuore. Anna Geniushene, russa, Jaeyeon Won, sudcoreano e Ivan Krpan, croato hanno eseguito i Concerti n. 5 op. 73 e n. 4 di Ludwig van Beethoven, affiancati dall’orchestra Haydn diretta da Arvo Volmer. Partiture complesse, certo, ma non inavvicina­bili.

I tre hanno potuto provare nel pomeriggio, mentre veniva definitiva­mente accordato il «gran coda» Harry, scelto dai concorrent­i per le esecuzioni ufficiali. in sala, nei camerini e nelle sale prova del Comunale di Bolzano si è respirato il clima surriscald­ato della classica grande occasione. Grande occasione che ha baciato a tarda sera, probabilme­nte, chi davvero se lo meritava, anche secondo un pubblico numeroso – sospeso tra il calore degli appassiona­ti e qualche concession­e mondana di una Bolzano sobria da sempre –ei non pochi addetti ai lavori. Insomma, sappiamo come è andata. Ma sappiamo anche perché? A sovranità e serietà, la giuria di questa edizione ha correlato durante le «eliminator­ie» – ma ieri è stata più cogitabond­a e meditativa – una velocità di giudizio da Speedy Gonzales. Qualcuno ha intrecciat­o la cosa, peccando non solo di provincial­ismo, con l’eliminazio­ne di ben cinque concorrent­i italiani. Come se ancora oggi ci fosse la scuola pianistica italiana e poi quelle russa (un tempo, una delle più rigorose, soprattutt­o perché legava una generazion­e di pianisti alla generazion­e precedente e a quella successiva), quella spagnola, americana, finlandese. Ormai da anni, i giovani pianisti girano il mondo.

Il concorso Busoni di quest’anno – arricchito da uno streaming raccontato dal direttore artistico Peter Paul Kainrath su Salto.Bz – è stato officiato sulla Rete, non solo nelle sale del conservato­rio di Bolzano. I video sono stati visualizza­ti 129.926 volte per un totale di 126.400 minuti di visione, pari a 87 giorni e 7 ore. Ci sono state 94.629 interazion­i con i post (click su «mi piace», condivisio­ni e commenti). La pagina del concorso ha ricevuto 1073 nuovi like su YouTube (dati fino al 30 agosto) I video sono stati visti 58.686 volte per un totale di 491.479 minuti di visione pari a 341 giorni e 7 ore. Il tempo medio di visione di un video è stato di 8 minuti e 22 secondi.

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