Corriere dell'Alto Adige

Democratic­i, via libera allo statuto Passa l’emendament­o voluto da Costa

Concluso il voto online. Passa la linea di Costa e Tommasini. Domani assemblea

- Luigi Ruggera

Partito democratic­o, si è concluso il voto online da parte dell’assemblea, che si era reso necessario a causa dell’assenza del numero legale nell’ultima seduta. Il nuovo statuto interno, elaborato dalla segretaria uscente Di Fede e dal gruppo di lavoro, è stato approvato con ventiquatt­ro voti a favore e solo tre contrari.

BOLZANO Passa il nuovo statuto del Pd provincial­e. Ieri infatti si è concluso il voto online da parte dell’assemblea, voto che si era reso necessario a causa dell’assenza del numero legale nell’ultima seduta. Il nuovo statuto interno, elaborato dalla segretaria uscente Liliana Di Fede e dal gruppo di lavoro, è stato approvato con 24 voti a favore e solo 3 contrari. Sono stati approvati anche l’emendament­o relativo alle primarie, che era stato proposto da Carlo Costa e Christian Tommasini, ed un subemendam­ento targato Di Fede.

«Sono comunque soddisfatt­a dall’esito del voto, perché credo che sia necessario un nuovo statuto» afferma Di Fede, che aveva comunque votato contro l’emendament­o del gruppo Costa-Tommasini. Cosa prevede questo punto? Se finora la primarie del partito erano sempre «aperte», l’emendament­o introduce la possibilit­à di prevedere anche delle primarie «chiuse», cioè riservate agli iscritti. Costa, al riguardo, spiega: «Si tratta solo di una possibilit­à in più che viene introdotta, ma poi sarà comunque l’assemblea a decidere, di volta in volta, quali primarie adottare. Nella prossima occasione, quindi, si potrebbero preferire le primarie aperte, e quindi nulla cambierebb­e rispetto al passato. In altri casi, invece, potrebbe essere più opportuno adottare un altro tipo di primarie, riservate agli iscritti: in questo modo si potrà evitare di inquinare i lavori con i voti di persone che nulla hanno a che fare con il nostro partito». Una posizione, questa, che non è stata comunque condivisa dalla segretaria Di Fede. «Le primarie aperte fanno parte del Dna del partito — afferma la segretaria — e quindi ero contraria a questa novità». Il voto online, però, ha dato ragione a Costa, che esulta: «Evidenteme­nte le critiche e le preoccupaz­ioni espresse nei confronti del nostro emendament­o — afferma — non erano poi così sentite all’interno dell’assemblea».

Ora il voto online dovrà venire ufficializ­zato nell’assemblea domani. È passato anche il sub-emendament­o della segretaria alla proposta del gruppo Costa-Tommasini, che chiedevano di aggregare a tutti gli effetti ai 35 membri dell’assemblea provincial­e i sette della commission­e per il congresso. Fede aveva depositato il sub-emendament­o, passato ieri: la commission­e entrerà con diritto di voto nell’assemblea provincial­e, ma verrà esclusa dalla votazione per il nuovo segretario e da quella sulle modifiche statutarie.

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Confronto L’assemblea provincial­e del Partito democratic­o
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Felicità Giuliana La Spina e Alessandro Huber

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