Democratici, via libera allo statuto Passa l’emendamento voluto da Costa
Concluso il voto online. Passa la linea di Costa e Tommasini. Domani assemblea
Partito democratico, si è concluso il voto online da parte dell’assemblea, che si era reso necessario a causa dell’assenza del numero legale nell’ultima seduta. Il nuovo statuto interno, elaborato dalla segretaria uscente Di Fede e dal gruppo di lavoro, è stato approvato con ventiquattro voti a favore e solo tre contrari.
BOLZANO Passa il nuovo statuto del Pd provinciale. Ieri infatti si è concluso il voto online da parte dell’assemblea, voto che si era reso necessario a causa dell’assenza del numero legale nell’ultima seduta. Il nuovo statuto interno, elaborato dalla segretaria uscente Liliana Di Fede e dal gruppo di lavoro, è stato approvato con 24 voti a favore e solo 3 contrari. Sono stati approvati anche l’emendamento relativo alle primarie, che era stato proposto da Carlo Costa e Christian Tommasini, ed un subemendamento targato Di Fede.
«Sono comunque soddisfatta dall’esito del voto, perché credo che sia necessario un nuovo statuto» afferma Di Fede, che aveva comunque votato contro l’emendamento del gruppo Costa-Tommasini. Cosa prevede questo punto? Se finora la primarie del partito erano sempre «aperte», l’emendamento introduce la possibilità di prevedere anche delle primarie «chiuse», cioè riservate agli iscritti. Costa, al riguardo, spiega: «Si tratta solo di una possibilità in più che viene introdotta, ma poi sarà comunque l’assemblea a decidere, di volta in volta, quali primarie adottare. Nella prossima occasione, quindi, si potrebbero preferire le primarie aperte, e quindi nulla cambierebbe rispetto al passato. In altri casi, invece, potrebbe essere più opportuno adottare un altro tipo di primarie, riservate agli iscritti: in questo modo si potrà evitare di inquinare i lavori con i voti di persone che nulla hanno a che fare con il nostro partito». Una posizione, questa, che non è stata comunque condivisa dalla segretaria Di Fede. «Le primarie aperte fanno parte del Dna del partito — afferma la segretaria — e quindi ero contraria a questa novità». Il voto online, però, ha dato ragione a Costa, che esulta: «Evidentemente le critiche e le preoccupazioni espresse nei confronti del nostro emendamento — afferma — non erano poi così sentite all’interno dell’assemblea».
Ora il voto online dovrà venire ufficializzato nell’assemblea domani. È passato anche il sub-emendamento della segretaria alla proposta del gruppo Costa-Tommasini, che chiedevano di aggregare a tutti gli effetti ai 35 membri dell’assemblea provinciale i sette della commissione per il congresso. Fede aveva depositato il sub-emendamento, passato ieri: la commissione entrerà con diritto di voto nell’assemblea provinciale, ma verrà esclusa dalla votazione per il nuovo segretario e da quella sulle modifiche statutarie.