Corriere dell'Alto Adige

«Aste, uomo umile legato alla famiglia»

Patrizia Belli ricorda l’alpinista scomparso a 91 anni. Martedì i funerali

- Mar. Mo.

TRENTO «Era una persona semplice, ma di una semplicità complessa, trovata dopo una lunga ricerca all’interno di se stesso, sulle montagne». Patrizia Belli ricorda con commosso riguardo l’alpinista trentino Armando Aste, venuto a mancare nella giornata di venerdì all’età di novantuno anni. Coraggioso scalatore (come strumenti, all’epoca aveva soltanto basilari corde e chiodi) e inventore di percorsi alpini sulle Dolomiti, per lui le rocce non avevano segreti. Ha avuto familiarit­à con la pietra fin da bambino, «quando — racconta la giornalist­a— arrampicav­a sui sassi dietro casa».

«Il silenzio delle montagne ha approfondi­to il suo spirito e gli ha permesso di lasciare il ricordo di un uomo umile e generoso, che ha dedicato la vita a valori importanti, come la famiglia, accentuati da una fede autentica», continua Patrizia Belli. E riporta una fase della vita di Armando Aste che dimostra le virtù appena enunciate: «All’apice della car- riera di alpinista abbandonò tutto per dedicarsi alla cura del fratello malato. Gli abitanti di Borgo Sacco, l’unico paese in cui abbia vissuto, hanno avuto la dimostrazi­one visiva della sua bontà d’animo: tutti ricordano le passeggiat­e per il paese in compagnia fratello in carrozzina. Un’abitudine che si ripeteva ogni giorno». I funerali saranno celebrati martedì, alle 16, nella chiesa di Borgo Sacco.

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