Nuova questura, i grillini scettici L’Svp: un’operazione positiva
Spostamento della questura, il progetto divide. Sigismondi scettico
I consiglieri comunali sono divisi sull’idea dello spostamento della nuova questura nell’areale ferroviario. A far discutere, i possibili nuovi alloggi a ponte Druso. «Bisognerebbe fare una mappatura del patrimonio edilizio complessivo» — afferma Fortini, del M5S. Scettico anche Sigismondi. Per l’Svp si tratta invece di una «valida operazione».
BOLZANO Il possibile spostamento della questura nell’areale ferroviario non dispiace ai rappresentanti dei diversi partiti cittadini: a destare perplessità, piuttosto, è la riconversione residenziale a ponte Druso.
Nei giorni scorsi, il sindaco Renzo Caramaschi ha annunciato che la torre che svetta tra i futuri impianti pubblici dell’areale ferroviario potrebbe andare ad ospitare la nuova sede della questura di Bolzano; l’operazione, parallelamente, permetterà di costruire nuovi alloggi nel terreno in Largo Palatucci. Per procedere, i tempi non sono dei più rapidi: il primo passo sarà l’ok all’accordo di programma, previsto entro l’autunno.
«Nel complesso, tutta l’operazione, mi lascia piuttosto titubante — afferma Alberto Sigismondi, consigliere di Alleanza per Bolzano — Intanto bisogna vedere se la stessa questura è d’accordo, perché di certo non si può portare avanti un progetto simile solo in base ad un’idea. La questura presta un servizio particolare, ha bisogno di spazi adeguati: non si tratta di spostare una farmacia, che ovunque la si metta presta lo stesso servizio. Per quanto riguarda l’ennesima, nuova zona residenziale, ogni tanto, quando sento che si vuole continuare a costruire, mi viene da pensare: ma quanta gente c’è in questa città che non ha casa? Saranno trent’anni che si continua a costruire senza sosta, da quando si parlava di quel fazzoletto verde, che era via Vittorio Veneto, assolutamente intoccabile secondo l’Svp di un tempo. Oggi quella via è tutta una casa. Poi sono arrivati i quartieri di Casanova e di Firmian. Oggi si pensa al nuovo viale Druso. Negli anni Settanta, la città finiva dove c’era la casa di riposo Don Bosco: ora non c’è più limite. Il Comune dovrebbe pensare prima a quali e quante sono le case sfitte e utilizzare gli edifici che già abbiamo, prima di provvedere a costruirne degli altri».
Sebbene riconosca la necessità di trovare una nuova sede alla questura, anche la consigliera del Movimento Cinque Stelle, Maria Teresa Fortini, critica l’idea della riconversione residenziale a ponte Druso. «La questura, e lo si vede già nella parte degli uffici aperti al pubblico, è in condizioni pietose — commenta Fortini — con il nastro adesivo alle finestre e le code sulla strada, quindi ben vengano spazi più dignitosi per operatori e utenti. Magari non tra vent’anni come sarà probabilmente l’areale. Molta perplessità, invece, per quanto riguarda i nuovi alloggi: manca un calcolo reale sul fabbisogno edilizio e una mappatura dello sfitto e dell’invenduto, prima di cementificare ancora».
Chi parla invece di progetto valido, è Sebastian Seehauser, consigliere del partito della Stella Alpina.
«È un progetto molto interessante — dichiara il consigliere Svp — L’areale prevede una ristrutturazione che avrà un grandissimo impatto su tutta la città: il possibile spostamento della questura potrebbe essere positivo perché potrebbe essere ancora più vicina al centro cittadino. Ma non solo: l’eventuale spostamento darebbe la possibilità di fare crescere, a livello residenziale, la zona vicino al Talvera». «Non sono d’accordo con chi critica la possibile, nuova costruzione — conclude Seehauser — Il progetto dell’areale avrà un grandissimo impatto per quanto riguarda case e appartamenti che però verranno costruiti da qui a trent’anni: nel frattempo, la città ha comunque bisogno di crescere, anche per evitare di continuare a prendere spazi verdi tutto intorno. Con queste premesse, una simile operazione può portare solo vantaggi».
Tutela Il consigliere Svp: «La città deve continuare a crescere senza toccare le aree verdi» Alleanza per Bolzano Non si tratta di una farmacia, si valuti un luogo adeguato Fortini Necessaria una sede più dignitosa per i poliziotti e gli utenti