Morello (Inu) «Adesso tocca alla politica»
Chi ha lavorato con il nuovo caporipartizione è soddisfatto. I componenti del gruppo di lavoro che ha scritto la riforma urbanistica conoscono bene Frak Weber e ne danno un giudizio estremamente positivo. Sulla nuova legge invece i commenti sono più timidi, segno che la politica, e soprattutto le lobby, hanno in parte stravolto il lavoro dei tecnici.
«Weber è una figura molto preparata» dice Peter Morello, colonna dell’Inu (Istituto nazionale urbanistica) altoatesino che ha collaborato alla stesura del disegno di legge. «La sua competenza sulle zone di pericolo è stata molto utile durante i lavori. Sulla legge — continua Morello — posso dire che noi tecnici abbiamo fatto la nostra parte. Adesso tocca alla politica».
Sulla stessa linea anche Siegfried Brugger. Lo studio legale dell’ex deputato e Obmann Svp ha fatto le consulenze giuridiche per la riforma e anche Brugger ha imparato a stimare Weber.
«Una figura molto preparata, come del resto lo erano anche gli altri due candidati. Nell’urbanistica abbiamo tecnici eccellenti» commenta Brugger che, al pari di Morello, non vuole sbilanciarsi sul contenuto della riforma.
«Noi ci siamo occupati degli aspetti legali e abbiamo fatto la nostra parte. L’urbanistica è un tema molto delicato dal punto di vista politico. Adesso tocca alla politica decidere se fare una legge generale o se fare norme ad hoc per accontentare certe lobby. Noi tecnici ci limitiamo a trovare delle formulazioni corrette. In modo che la legge non venga impugnata, sull’urbanistica non siamo così autonomi come alcuni vogliono far credere. Bisogna tener conto anche delle leggi dello Stato».