Corriere dell'Alto Adige

Guizzardi: «Uova no, esemplari adulti forse»

- S. V.

La zanzara «in valigia» come unica ipotesi che può rimanere in piedi. Franco Guizzardi è uno dei dirigenti del Dipartimen­to igiene e sanità pubblica dell’azienda sanitaria, guidato da Valter Carraro. L’ufficio sta curando le verifiche sulla presenza o meno di zanzare del ceppo Anopheles, portatrici del batterio della malaria, all’interno del reparto di pediatria del Santa Chiara di Trento. Un’azione utile per cercare di appurare la causa del contagio che ha portato alla morte la piccola Sofia Zago.

Come si sono svolte le verifiche?

«Sono state installate delle trappole nel reparto. È uno scrupolo doveroso visto quanto è successo. Non credo sia possibile rintraccia­re la presenza di uova di zanzara anofele, quanto piuttosto di esemplari adulti. Sarebbe proprio l’adulto a trasmetter­e eventualme­nte il batterio. Dopo la verifica è stata prevista la disinfesta­zione (ieri sera, ndr)».

Ma sarebbe possibile ipotizzare la presenza dell’anofele in Trentino?

«Certamente pensare a zanzare al quinto piano dell’ospedale, dove è collocata pediatria, è improbabil­e. Quindi non sappiamo. Dopodiché a Trento e in Trentino non ci sono specie competenti per la trasmissio­ne, o almeno non sono mai state rilevate. Le nostre zanzare, la tigre o la Culex, non sono competenti a trasmetter­e».

Esiste l’ipotesi della zanzara «in valigia», oppure «da aeroporto», l’insetto portato a sua insaputa da un viaggiator­e che è stato in Paesi dove la malaria è endemica. Secondo lei è plausibile per il caso in esame?

«È l’unica che può rimanere in piedi. Ma prima di qualsiasi pronunciam­ento bisogna attendere l’esito di tutte le verifiche».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy