Serrada, la forra del lupo
Il paese di Serrada sull’Altopiano di Folgaria da un paio d’anni è meta attrattiva per la spettacolare Forra del Lupo/ Wolfsschlucht, una lunga postazione austro-ungarica della Grande guerra recuperata sulla base di alcuni dipinti e foto storiche. Parcheggiate in località Cógola (bar ristorante) e seguite le indicazioni per la forra sul sentiero n. 137, che coincide all’inizio con il sentiero delle trincee. Panoramici sullo Zugna incontrate le prime postazioni per fuciliere, quindi l’osservatorio sull’alta valle di Terragnolo, sul Passo della Borcola e sull’imponente massiccio montuoso del Pasubio (1.325 m). Superate una croce ricordo per i caduti tirolesi e procedete diritti nelle trincee e nella forra segnata da profondi ricoveri (consigliato caschetto protettivo in alcuni tratti); l’itinerario è attrezzato con immagini storiche che permettono di confrontare il paesaggio attuale con quello di cent’anni fa. Al termine della forra raggiungete la località prativa Le Tezze (1.490 m, 1 ora), dove sorgevano le caserme della guarnigione del forte (ruderi, vi arriva un sentiero da Terragnolo). Il percorso continua all’interno di una trincea e prosegue poi in salita verso il forte Dosso delle Somme (Serrada), di cui restano imponenti ruderi (1.670 m; 0.45 ore). Costruito tra il 1910 e il 1915 con il compito di controllare la sottostante valle di Terragnolo e impedire tentativi di avanzata italiana verso Rovereto, era la fortezza più grande e moderna degli Altipiani. Come testimoniano i numerosi crateri attorno, venne bombardato dalle artiglierie italiane, ma soprattutto subì la demolizione dei «recuperanti» l’acciaio. Per rendersi conto delle dimensioni e dell’organizzazione del forte è consigliabile girarvi intorno (non visitabile l’interno). Per il rientro si segue il segnavia n. 136 (100 km dei Forti) che porta al Dosso Martinella (1.600 m) e al rifugio Baita Tonda e da qui in discesa attraverso il bosco fino a Serrada (1.20 ore).