Corriere dell'Alto Adige

Gries, la prima pietra di Benko

Cantina addio, arrivano 130 appartamen­ti. Caramaschi: riqualific­azione valida

- Clementi

Posata la prima pietra del «Gries Village», il progetto residenzia­le targato Benko legato al trasloco della Cantina sociale a San Maurizio. Saranno costruite dieci palazzine. Il sindaco Caramaschi: «Un intervento di qualità».

BOLZANO Dieci palazzine, 130 appartamen­ti, 35.000 metri cubi complessiv­i, 300 posti auto sotterrane­i, una ciclabile e un parco pubblico: sono i numeri del «Gries Village», il progetto residenzia­le targato Benko legato al trasloco della Cantina sociale a San Maurizio. All’inaugurazi­one del cantiere erano presenti anche l’assessore Luis Walcher e Renzo Caramaschi. «Un intervento di qualità per il quartiere» sostiene il sindaco. «Presenza poco opportuna la sua» notano i grillini.

Era il 2012 quando il magnate austriaco René Benko stabiliva i primi contatti a Bolzano tramite il suo fiduciario Heinz Peter Hager. Cinque anni (e infinite discussion­i) dopo, è arrivato il primo colpo di piccone del colosso Signa in città. Il cantiere inaugurato ieri in grande stile è quello del «Gries Village», il nuovo complesso residenzia­le che sorgerà al posto della storica Cantina sociale (che dal prossimo anno si sposterà nell’avvenirist­ica sede di San Maurizio). La prima parte dei lavori riguarda l’area degli ex campi da tennis, acquisiti dopo una trattativa col proprietar­io Peter Trafojer: qui sorgeranno due palazzine da 26 alloggi complessiv­i, «che saranno messi in vendita già da ottobre e verranno ultimati entro il 2018» spiega Hager. Per costruire il resto del progetto (in tutto dieci palazzine da 130 appartamen­ti) bisognerà attendere la demolizion­e della Cantina, prevista la prossima estate. Il complesso, se tutto filerà liscio, verrà ultimato invece nel primo semestre del 2020.

«Proprio l’acquisizio­ne dell’area ex tennis — spiega il progettist­a Andrea Saccani — è stata preziosa per spalmare la cubatura su una superficie più larga». Le palazzine non supererann­o i 16 metri di altezza (cinque piani al massimo): al centro dell’area passerà la pista ciclabile pubblica, che consentirà ai ciclisti di evitare il pericoloso imbuto all’imbocco di via Vittorio Veneto, e ci sarà spazio (oltre al verde privato) pure per un piccolo parco aperto ai cittadini. Nel sottosuolo, previsti anche 300 posti auto. La costruzion­e è stata affidata alla ditta Rizzani - De Eccher (nel curriculum la realizzazi­one di Teatro comunale, Museion e Terme di Merano). Il prezzo degli alloggi? Da un minimo di 4.500 euro al metro quadrato in su.

Uno dei punti più delicati rimane quello della mobilità: due gli accessi (con relative uscite) da via delle Fucine, mentre una sola uscita è prevista su via Vittorio Veneto. Nessun accesso in auto da piazza Gries. «Gli aspetti di viabilità sono stati studiati con attenzione — assicura Hager —,e a regime non ci sarà più il viavai dei trattori». Ma non mancano, tra i residenti della zona, le preoccupaz­ioni per il traffico aggiuntivo causato dai mezzi di cantiere durante i lavori.

All’inaugurazi­one hanno partecipat­o pure Walcher e Caramaschi: caschetto in testa, pala in mano, hanno posato accanto a Hager, al parroco Robert Gamper e ai responsabi­li del progetto. «È un’operazione importante dal punto di vista urbanistic­o e economico — commenta il sindaco —. Grazie anche agli inseriment­i di ciclabile e aree verdi, mi sembra che siamo arrivati a una riqualific­azione positiva in grado di chiudere i vecchi contenzios­i». Di tutt’altro avviso i grillini. «In assenza di alloggi sociali o opere pubbliche, trovo poco opportuna la presenza del sindaco — rileva Teresa Fortini —. Quanto al progetto, povera piazza Gries: il traffico aumenterà ancora».

Prospettiv­e Hager: studiate valide soluzioni per il traffico Fortini: inopportun­a la presenza del sindaco

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Con la pala Da sinistra, nella foto Klotz-Rensi: Alexander Theiner (Icm), gli architetti Andrea Saccani e Axel Birnbaum, il vicino Peter Trafojer, Renzo Caramaschi, Heinz Peter Hager, il parroco Robert Gamper, l’assessore Luis Walcher, il costruttor­e...
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Oggi e domani In alto, il fianco della cantina visto dal cantiere. Sopra, un «rendering» dei palazzi

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