Deficit Haydn C’è l’esposto della Lega Nord
Vettori (Lega): «Si faccia chiarezza». Sotto la lente spese, contratti e trasferte
Un dettagliato esposto alla Corte dei conti è stato presentato ieri dal consigliere della Lega Nord Carlo Vettori in merito al «buco» da 455.000 euro alla Fondazione Orchestra Haydn: segnalata una lunga serie di spese, trasferte e benefit.
BOLZANO Dalle aule del municipio a quelle della giustizia contabile. Era stato il sindaco Renzo Caramaschi, una volta arrivate sul suo tavolo le cifre del bilancio consuntivo 2016, a sollevare il caso del «buco» da 455.000 euro alla Fondazione Orchestra Haydn. L’opposizione prova a andare ancora più a fondo. Un dettagliato esposto alla Corte dei conti è stato presentato ieri dal consigliere della Lega Nord Carlo Vettori: segnalata una lunga serie di voci comprendenti spese amministrative, contratti del personale, trasferte e «benefit». Toccherà ora ai magistrati Daniela Morgante e Alessia Di Gregorio valutare se esistono gli estremi per l’apertura di un’inchiesta contabile.In questa eventualità, cda e dirigenti della Fondazione avranno comunque modo di presentare le proprie controdeduzioni.
Vettori — imprenditore, ma musicista classico di formazione — parte dai bilanci. La perdita di esercizio passa dai 168.000 euro del 2015 (imputabile secondo il cda a «spese straordinarie legate all’ampliamento delle attività e responsabilità artistiche») ai 455.000 del consuntivo 2016. Il «buco» viene spiegato dalla Fondazione con la diminuzione dei contributi, l’aumento dei costi per il personale artistico e consulenze varie. «In particolare — sostiene Vettori — la retribuzione lorda del personale amministrativo passa da 574.000 a 625.000 euro, i servizi fotografici da 17.000 a 30.000, lo studio grafico da 29.000 a 48.000 euro, gli abbonamenti da 1.500 a 7.900 euro. Dalla nostra analisi i contributi pubblici risulterebbero aumentati di 113.000 euro, mentre calano di 32.000 euro quelli privati». Nell’esposto si chiede di far luce su una serie di voci. Tra queste, pernottamenti e trasferte del personale, inquadramento contrattuale di alcuni funzionari, canoni di locazione, servizi e benefit. «L’Orchestra Haydn è un grande e apprezzato patrimonio del territorio — spiega Vettori —. Visto che in ballo ci sono fondi pubblici, anche del Comune, è giusto fare piena luce sul disavanzo accumulato».
Lo stesso Caramaschi — a sua volta grande estimatore della Haydn — intende discutere al più presto la situazione con gli assessori provinciali Achammer e Tommasini. «Al di là degli esposti — osserva — c’è da mettere in campo una svolta nella gestione che non scarichi sugli orchestrali i costi del deficit». Dal canto suo, la presidente Chiara Zanoni ha già annunciato un piano quinquennale di rientro senza tagli all’offerta artistica.