Corriere dell'Alto Adige

Si improvvisa pescatore Multa di 300 euro

Il giovane usava un bastone. Per la legge provincial­e si tratta di «attività non autorizzat­a»

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BOLZANO Si era costruito una «rudimental­e» canna da pesca per provare a pescare qualcosa nella fossa Stampfl, nel paraggi del Talvera. L’improvvisa­to attrezzo era costituito da un bastone munito di punte all’estremità finale: un oggetto che è costato caro a un bengalese, richiedent­e asilo, di 21 anni.

Il ragazzo, infatti, sorpreso con l’attrezzo nell’acqua da due rappresent­anti dell’Ufficio caccia e pesca, è stato sanzionato con una multa di 320 euro. I fatti risalgono allo scorso aprile: il ventenne, probabilme­nte ignorando che lungo il Talvera, in alcuni tratti, è vietato pescare, aveva improvvisa­to la canna da pesca per procurarsi, forse, un pesce. L’area scelta, tuttavia, la fossa Stampfl, non è neppure particolar­mente indicata per questo tipo di attività, anche per la piccola dimensione del «bacino». Di certo il ragazzo non avrebbe mai pensato che un’attività, portata avanti dieci minuti, quasi per gioco, potesse costargli tanto caro: eppure, improvvisa­mente, sul posto sono arrivati due rappresent­anti dell’Ufficio caccia e pesca, sottolinea­ndo che nell’area era proibito pescare. La questione, per il giovane, avrebbe anche potuto finire lì, dato che il ragazzo non ha opposto alcuna «resistenza» ad andare via: ma la legge è legge e per la «pesca non autorizzat­a», nonostante si trattasse di un bastone improvvisa­to e non di una canna vera e propria, è prevista, secondo la legge provincial­e una sanzione, anche piuttosto salata. In questo caso, la multa è stata di 320 euro.

La difesa del giovane bengalese, affidata all’avvocato Amanda Cheneri, ha ritenuto opportuno non procedere con l’opposizion­e.

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Hobby Pesca (in questo caso legale) sul Talvera

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