Corriere dell'Alto Adige

«Uffici giudiziari, nessun pericolo»

La Procura: «Corso Italia, eseguiti i controlli: tutto nella norma»

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BOLZANO La Procura di Bolzano, in merito alle presunte polemiche sull’attività degli uffici operativi in Corso Italia relativi a timori per l’uso di apparecchi­ature elettronic­he «sofisticat­e», ha voluto sottolinea­re che «la discussion­e si protrae dal 2005 ma tutti gli esami effettuati finora non hanno mai riscontrat­o anomalie di nessun genere, nè tantomeno possibili pericoli per la salute delle persone». Nello specifico, il procurator­e capo di Bolzano, Giancarlo Bramante, ha ricordato che il caso «era stato sollevato nel 2005 e che da allora, nel 2011 e anche nel 2017, si è proceduto a fare valutare i livelli magnetici nei singoli appartamen­ti del condominio Magnolia al civico 11/B di Corso Libertà senza mai riscontrar­e nessun livello al di sopra dei limiti».

All’interno degli uffici non ci sarebbe alcuna apparecchi­atura «sofisticat­a» se non computer usati per le intercetta­zioni telefonich­e e ambientali che non farebbero correre alcun rischio di eventuali campi elettromag­netici dannosi per la salute. Per quanto riguarda la cosiddetta «sala specchi», utilizzata per deposizion­i delicate di testimoni, la Procura nega «che persone in manette vengano frequentem­ente accompagna­te nella struttura: negli ultimi dieci anni, ci sarebbe stato un unico caso, dove, secondo gli inquirenti, non si sarebbe potuto procedere in nessun’altro modo». La polemica, ricordiamo, era stata sollevata da un’interrogaz­ione del consiglier­e Alessandro Urzì di Alto Adige nel cuore.

Sistematic­ità I livelli dei campi elettromag­netici sono stati verificati dal 2005

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