La danza universale
La stagione Spettacoli per tutti i gusti: ecco la proposta del Santa Chiara Si parte il 31 ottobre con una prima nazionale: «Autobiography» di McGregor
Dopo il teatro, la danza. Anche per la stagione InDanza 2017/2018 il Centro Servizi Culturali Santa Chiara con la consulenza artistica di Lanfranco Cis presenta una programmazione organica e complessa, nella quale si alternano alcuni grandi nomi dell’arte coreutica internazionale diversi per stili e linguaggi, ma caratterizzati da un’alta qualità artistica.
La stagione si apre con una importante prima nazionale a pochi giorni dal debutto mondiale al Sadler’s Wells di Londra: si tratta di Autobiography dell’inglese Wayne McGregor (31 ottobre 2017). Uno spettacolo che ha l’ambizione di unire scienza e arte, in quanto McGregor ha collaborato con due genetisti per sequenziare il suo genoma e restituirlo al pubblico sotto forma di espressione coreografica.
In continuità con la scorsa stagione anche quest’anno sarà presentato un omaggio a un coreografo che ha segnato la storia della danza contemporanea: Hans van Manen e la compagnia Introdans dai Paesi Bassi portano uno spettacolo significativamente intitolato Hooray for Hans! (27 febbraio 2018), un trittico di lavori del maestro creato in occasione del suo ottantacinquesimo compleanno. La programmazione continua poi con Aeternum di Los Vivancos (28 novembre 2017), spettacolo che coniuga l’arte del flamenco e l’estetica del Cirque du Soleil. Grande attesa anche per il coreografo israeliano Hofesh Shechter e della compagnia Shechter II con ben due lavori (20 marzo 2018), il successo Clowns e una nuova opera di cui ancora non si sa nulla perché in fase di creazione proprio in questi mesi.
Conclude la stagione la Compagnia Zappalà, realtà con sede a Catania presso Scenario Pubblico, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come uno dei tre centri di produzione coreutica di interesse nazionale. I am beautiful (20 aprile 2018) si ispira alla scultura di Rodin e alla poesia di Baudelaire per comporre una coreografia densa ed energica.
Chiara la volontà di costruire una rete regionale che possa mettere in connessione le città di Trento, Rovereto e Bolzano, unendo i circuiti della danza in un’unica grande rassegna. Alle cinque proposte del Teatro Sociale di Trento si affiancano altrettanti appuntamenti a Rove- reto tra Teatro Melotti e Zandonai e due date a Bolzano presso il Teatro Comunale. Numerose le possibilità di abbonamenti trasversali che abbracciano più programmazioni e importante l’attenzione anche all’aspetto logistico, con un servizio di pullman dedicato agli abbonati che farà da navetta tra Trento e Bolzano per facilitare la fruizione del cartellone completo.
A ciò sia aggiunge la programmazione Danza Verticale, mini rassegna di tre date interamente dedicata al fascino della danza aerea, presentata a Sanbàpolis. Nata qualche anno fa con il nome di «Danse Escalade», la proposta si è evoluta in direzione prettamente artistica, richiamando a sé un pubblico di appassionati, famiglie e amanti della montagna incuriositi da un linguaggio coreografico affine al mondo della roccia.
Soddisfatto Francesco Nardelli, direttore del Centro S. Chiara: «Il pubblico negli anni è cresciuto, anche se più lentamente di quello della prosa. Credo si tratti di una dinamica strutturale del mondo della danza, che condividiamo con grandi realtà come Oriente Occidente e Bolzano Danza.»