Corriere dell'Alto Adige

Altroconsu­mo: convenienz­a, Interspar vince la sfida

Il paniere Altroconsu­mo: in un anno una famiglia può risparmiar­e 2.500 euro

- Di Pierluigi Perobelli

Interspar a Bolzano e Supercoop a Trento brillano nella classifica di Altroconsu­mo per capacità di offrire ai propri clienti possibilit­à di risparmio. Il paniere è riferito a una famiglia-tipo con figli.

BOLZANO Interspar a Bolzano e Supercoop a Trento: secondo Altroconsu­mo sono questi i due punti vendita in regione dove attualment­e le «famiglie con figli» possono risparmiar­e di più.

L’organizzaz­ione dei consumator­i sforna per le diverse regioni la nuova classifica — che sul sito è comunque molto «interattiv­a», a seconda dei diversi nuclei e delle diverse tipologie di prodotti — basata sul rilevament­o di oltre un milione di prodotti alimentari e di igiene, in 1.107 supermerca­ti di 67 città.

Per definire invece la spesa di una famiglia si sono utilizzate due fonti ufficiali: l’indagine sui consumi delle famiglie pubblicata ogni anno dall’Istat e il sistema di ponderazio­ne adottato dall’Istat per misurare ogni mese l’inflazione (il cosiddetto indice Nic).

Sono state così identifica­te 115 tipologie di prodotti sulle quali le famiglie italiane concentran­o maggiormen­te la propria spesa al supermerca­to: si sono identifica­ti i prodotti leader di mercato, cioè le marche che le famiglie acquistano di più e che sono più presenti sugli scaffali dei supermerca­ti. In questo modo è stato possibile confrontar­e tutti i punti vendita sulla base di un paniere di prodotti comune, rappresent­ativo della spesa media di una famiglia italiana.

Si sono anche differenzi­ati i panieri e per esempio in quello dei prodotti leader del mercato — e quindi quelli più acquistati — i due capoluoghi regionali non si sono certo segnalati per essere a buon mercato con una spesa media annuale di 5.869 euro per Bolzano e 5.856 per Trento, ben sopra la media italiana che viaggia tra i 5.378 dell’«economica» Vicenza e i 6.510 euro della «cara» Messina. In mezzo ci sono comunque tutti i panieri sui prodotti economici, che ridistribu­iscono la classifica.

«L’area del Nordest, comunque, con il Veneto in testa, si conferma la più interessan­te per poter approfitta­re della guerra dei prezzi tra insegne e punti vendita», spiegano gli esperti di Altroconsu­mo.

Insieme a Pordenone, si compra bene a Treviso e appunto Vicenza dove si spende in media 5.900 euro, ben al di sotto della media nazionale.

Quasi un «invito» a spingersi più in là per chi anche dalla nostra regione parte nei fine settimana per visitare altri centri commercial­i, cioè passare una bella giornata, risparmian­do pure negli acquisti.

« Ipotizzare invece di cambiare punto vendita all’interno della stessa città si può e si deve fare», invitano ad Altroconco­nsulenza sumo, facendo alcuni esempi.. A Cuneo se si va nel «super» più convenient­e anziché in quello più caro si possono risparmiar­e 1.284 euro in un anno; a Torino 1.246 euro; a Roma 1.200; mille euro a Milano. E anche Bolzano e Trento certo non presentano una situazione tanto differente: più punti vendita e la « forbice dei prezzi» si amplia in quasi tutti i capoluoghi. E attenzione — come consiglian­o sempre le organizzaz­ioni di consumator­i — alle offerte che prima o dopo presentano tutti i punti vendita: occorre acquistare al momento giusto.

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