Profugo-studente preso a sassate Minnei: «La scuola farà chiarezza»
Il ragazzo è seguito da Volontarius. Portato in ospedale: 7 giorni di prognosi
Un profugo minorenne è stato aggredito e preso a sassate in un parco cittadino da un compagno di scuola. Il ragazzino, seguito da Volontarius, aveva già lamentato di esser stato infastidito da alcuni compagni di classe. La sovrintendente scolastica Minnei: un fatto molto grave.
BOLZANO Aggredito e preso a sassate in un parco cittadino da un compagno di scuola. Vittima del bullismo e della violenza gratuita di un suo coetaneo, un profugo che frequenta le superiori, uno dei tanti minori stranieri non accompagnati accolti in una struttura del capoluogo e che da pochi giorni aveva iniziato a frequentare i corsi mattutini di italiano e tedesco in un istituto superiore della città.
I contorni della vicenda sono ancora da chiarire, ma a quanto risulta l’episodio è avvenuto in uno spazio verde mercoledì pomeriggio, poco dopo la fine delle lezioni. Non è ancora chiaro cosa ci sia alla base dell’aggressione, ma a quanto pare il ragazzino, che è seguito dagli operatori della Volontarius, nei giorni precedenti aveva già lamentato di esser stato infastidito da alcuni compagni di classe. Dopo l’aggressione, il ragazzino ha avvertito i suoi operatori ed è stato subito accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale, dove gli sono stati dati 7 giorni di prognosi. È molto probabile che si proceda con la denuncia, vista la brutalità dell’episodio e le conseguenze subite. Le responsabilità sono ancora da stabilire, ma l’autore del gesto sarebbe un coetaneo, non nuovo a certi comportamenti e con una situazione piuttosto delicata alle spalle.
Alla scuola, in ogni caso, la segnalazione è arrivata eccome «e voglio subito dire che si tratta di un fatto veramente deprecabile», commenta la sovrintendente Nicoletta Minnei. «Ci tengo anche a precisare che l’episodio non è avvenuto all’interno dell’istituto e nemmeno negli spazi esterni antistanti, ma in ogni caso ci sembra doveroso, trattandosi di un fatto in qualche modo collegato all’ambiente scolastico, fare del nostro meglio per intervenire. Le colpe — chiarisce Minnei — sono ancora da definire, ma la scuola si è già attivata per fare chiarezza e interfacciarsi con le persone coinvolte nell’episodio. Dal canto nostro, stiamo lavorando molto sul fronte dell’integrazione e dell’inclusione, però il problema c’è ed è impensabile che ciascuna scuola possa sorvegliare anche su quanto avviene nel tragitto da scuola a casa. Noi comunque ci siamo subito attivati non appena giunta la segnalazione, e faremo tutto il possibile per agire».
Il luogo Il fatto è accaduto in un parco della città dopo la scuola