Corriere dell'Alto Adige

Elezioni, parla Unterhofer «L’eccellenza? Una mia idea Ma non sono stato capito»

- Giancarlo Riccio

Conservato­rio di Bolzano, il giorno dopo le elezioni per il nuovo direttore. L’istituzion­e musicale sarà guidata dal 1° novembre da Giacomo Fornari. E il suo predecesso­re Heinrich Unterhofer affronta l’ultimo mese, non di passaggio ma di vero lavoro, del suo triennio.

Nel suo programma «elettorale» (che ha però convinto dodici docenti contro i 39 pro Fornari) c’è un passaggio importante: «La soluzione che si sta delineando è l’accordo fra Conservato­rio e Università. L’idea è di accorpare il nostro personale amministra­tivo a quello della Lub, usufruendo così di maggiore numero di personale e, di conseguenz­a, di maggiore efficienza, di maggiori opportunit­à, di maggiore qualità del lavoro».

Unterhofer, dunque la futura dimensione «universita­ria» del Monteverdi non è una novità.

«Eh, no. Ci sto lavorando da due anni. E sono previsti nelle prossime settimane incontri spero decisivi e definitivi. Chi eredita questo mio lavoro si trova già il progetto sul binario giusto. Se poi qualcuno vuol rigirare la frittata…».

Restiamo sul piano di un suo bilancio dopo tre anni (meno 33 giorni). Che cosa ha fatto per il conservato­rio?

«Ho ad esempio fatto chiarezza, credo, sui rapporti tra il Busoni e il Monteverdi. Ricordo che il concorso è nato «nel» conservato­rio e solo di recente sono state create alcune borse di studio. E ho combattuto posizioni polemiche e avverse affinché tra noi e il concorso Busoni vi fosse una collaboraz­ione più stretta».

E la vostra collaboraz­ione con la Haydn, con la Società dei concerti e con i due festival musicali estivi di Dobbiaco?

«Negli ultimissim­i anni, i legami sono stati sempre piu stretti e proficui. Non occorrerà aspettare i nostri concerti a Dobbiaco della prossima estate per verificarl­o. E con la Haydn partiremo prima».

Il vostro «Piano festival» ha scatenato polemiche, però.

«La mia posizione è che è stata boicottata la prima edizione nel 2016. Quest’anno il progetto didattico è andato davvero benissimo, nonostante tutto».

Scusi, ma allora perché non è stato di nuovo eletto?

«Temo che non pochi colleghi non abbiano compreso bene il mio progetto. Forse io stesso non mi sono spiegato bene. Ma i numeri parlano chiaro: io non ho vinto».

Lei salirà sull’Aventino, da novembre? O collaborer­à con la nuova direzione?

«Non mi metterò certo all’opposizion­e, anche se ho avuto molti oppositori. Ma un programma elaborato da qualcun altro dovrà essere portato avanti da quel qualcun altro».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy