Il profugo-alunno aggredito Franch: un fatto gravissimo Rabini: bullismo trasversale
«Un atto gravissimo, per la violenza non c’è mai ragione». L’assessora comunale Monica Franch (nella foto) è indignata per l’aggressione di un profugo minorenne in un parco ad opera di un compagno di scuola. Chiara Rabini, referente per i profughi: prevenire il disagio. Amareggiata dall’accaduto anche Annamaria Molin, cofondatrice della scuola di italiano per stranieri «Scioglilingua». «Sono colpita soprattutto perché la scuola in questione fa veramente di tutto per favorire l’inclusione».
BOLZANO «Sono senza parole, e credo sia anche inutile provare a indagare le ragioni del gesto perché per la violenza non c’è mai ragione». L’assessora comunale alla scuola Monica Franch è letteralmente indignata per l’episodio avvenuto nei giorni scorsi nel capoluogo, dove in un parco cittadino un profugo minorenne, che da pochi giorni ha iniziato a frequentare i corsi di italiano, è stato preso a sassate da un alunno della stessa scuola.
«È spiacevole a maggior ragione essendo la vittima dell’aggressione un minore che ha bisogno di aiuto. Trovo l’accaduto di una gravità inaudita, e dispiace perché si sta lavorando molto sull’integrazione ed episodi così non ne vorremmo mai vedere», aggiunge l’assessora.
L’identità dell’aggressore non è stata ancora accertata, ma si tratterebbe di un alunno regolarmente iscritto nell’istituto e con numerosi problemi alle spalle. È possibile che i due giovani si siano conosciuti proprio a scuola, in quanto i profughi che frequentano i corsi di italiano e tedesco, nelle ore libere possono seguire alcune lezioni all’interno delle classi ordinarie.
«A questo proposito mi richiamo anche alle cifre emerse da un recente rapporto di Assb: su 17mila giovani bolzanini, mille hanno bisogno di un aiuto. Mi sembra quindi che si debba intervenire anche sui nostri ragazzi, è un dato che fa riflettere perché un gioclusione vane che compie un gesto del genere va sicuramente aiutato. È comunque molto brutto — chiosa l’assessora Franch — che la vittima di questa violenza sia un ragazzino che ha particolarmente bisogno di supporto, e in questo spero che chiunque possa stargli vicino lo faccia e gli fornisca tutto il sostegno che merita».
Chiara Rabini, consigliera comunale dei Verdi e referente cittadina per profughi e richiedenti asilo, invoca «una rete di sostegno e relazione, con misure che vanno rivolte a capire il disagio di chi se la prende con chi è più debole». Rabini aggiunge: «Non sono a conoscenza dei dettagli dell’accaduto, ma se confermato che si sia trattato di un atto di aggressione lo trovo gravissimo. Questo fatto ci mette difronte alla necessità di far fronte a nuovi disagi che la nostra comunità sta vivendo e al bisogno di dover prevedere un rafforzamento delle misure di in- dei soggetti più fragili e deboli».
Amareggiata dall’accaduto anche Annamaria Molin, cofondatrice della scuola di italiano per stranieri «Scioglilingua». «Sono colpita soprattutto perché la scuola in questione fa veramente di tutto per favorire l’inclusione e so che spesso fanno anche molto di più di quello che è nelle loro possibilità. C’è anche da dire che gli episodi di bullismo purtroppo sono trasversali e possono accadere nei riguardi e ad opera di qualunque ragazzino, che si tratti di stranieri o italiani. Certamente — aggiunge Molin — quello che è accaduto deve essere una spinta a fare sempre di più per includere questi minori soli».
Il minore, lo ricordiamo, è stato medicato al pronto soccorso e ha avuto sette giorni di prognosi. Il ragazzino alloggia presso una delle strutture gestite da Volontarius.
Molin (Scioglilingua) «Il bullismo tra i giovani è un fenomeno del tutto trasversale, non dipende dall’etnia»