Davide addio «Ha vissuto intensamente»
Laives, l’ultimo saluto al diciassettenne morto per un incidente in moto la scorsa settimana
Chiesa gremita a Laives per il funerale di Davide Simoni, il diciassettenne morto schiantandosi con la sua moto: «Davide era un ragazzo che viveva intensamente il presente», ha ricordato il parroco.
BOLZANO La chiesa parrocchiale di Laives era gremita: tutta la comunità, infatti, si è voluta stringere intorno alla famiglia di Davide Simoni, il diciassettenne morto in un tragico incidente in moto la scorsa settimana a Birti, frazione di Bronzolo. Ieri, infatti, si sono svolti i funerali del ragazzo, la cui salma, dopo la cerimonia, è stata cremata.L’atrio della chiesa pieno di rose bianche, con dei palloncini bianchi e blu da far volare, sui quali i familiari e la ragazza hanno lasciato dei pensieri. Dai compagni di classe del liceo scientifico Torricelli fino agli amici di Laives che come lui hanno una passione smodata per la moto, tutti hanno voluto porgere un ultimo saluto a Davide.
«Un figlio e un nipote tanto cercato e tanto voluto», lo ha definito, all’inizio della cerimonia, una suora che conosce bene la famiglia Simoni.
Due le grandi passioni del ragazzo: la moto e le arti marziali. Davide, la scorsa estate, era infatti diventato cintura nera di karate e praticava anche kick boxing. Era inoltre un amante delle moto da enduro, anche se da poco possedeva un nuovo modello: proprio a bordo di quelle due ruote, però, ha perso la vita, schiantandosi violentemente contro un’auto e finendo sull’asfalto, con un impatto tale da causarne la morte sul colpo. «Davide era un ragazzo che viveva intensamente il presente», ha raccontato il parroco, che conosceva bene sia il diciassettenne che la sua famiglia. Proprio all’inizio della cerimonia, il parroco ha esortato a «celebrare la vita, tutti insieme, nonostante tutto».
La tragica scomparsa di Davide Simoni aveva lasciato tutta Laives sgomenta. In primis il sindaco Christian Bianchi, che sulla sua pagina Facebook aveva espresso parole di cordoglio per la famiglia. Scosso anche il maestro di arti marziali del giovane, Marius Trenkwalder, che lo aveva ricordato come «uno degli atleti migliori che mi sia mai capitato di incontrare».
L’incidente è avvenuto il 22 settembre scorso, a Birti, frazione di Bronzolo. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma il ragazzo si è schiantato con la sua moto su un’auto che proveniva da una strada laterale. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Egna e martedì scorso è stata effettuata l’autopsia, che ha confermato la morte per emorragia interna a seguito del violento impatto.